Ciao a tutti [

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Storie tristi cari Amici speriamo che succedano sempre meno.
Mi associo, con grande dispiacere, al cordoglio gií espresso dagli Amici che mi hanno prceduto.
Riguardo al freddo:
Concordo in toto con Dody e Lorenzo.
Oltre ai disagi di tipo fisico, il freddo aumenta sicuramente i rischi di narcosi; in più l'ambiente lacustre (<i>da noi tanto amato</i>) è in realtí un ambiente ostico, buio, privo di vita e di colori e anche questi elementi contribuiscono ad aumentare da un lato i rischi narcotici ed inoltre possono produrre effetti simili al "panico", una sorta di "<i>voglia di scappare in superficie</i>" che credo quasi tutti abbiano provato quando si era alle prime armi; magari un sub esperto li controlla, un'altro meno esperto, invece, può subirne le conseguenze.
Ora la psiche umana, come ho gií avuto modo di scrivere, alle volte fa brutti scherzi e può succedere che si inneschino stati d'animo, apparentemente senza una ragione plausibile, che spingano un sub, "<i>magari non in giornata</i>", gií a disagio per il freddo e per tutte le condizione "avverse" che sono tipiche dei fondi lacustri, ad atti (risalita incontrollata), altamente lesivi della sua incolumití .
Peraltro il freddo, che come tutti sanno induce vasocostrizione, potrebbe in soggetti predisposti, innescare pure problematiche di carattere cardiocircolatorio.
Tutto può succedere e certamente non mi permetterei mai di giudicare nessuno credo però, come ha scritto Lorenzo, che molti sub "sfidino" il lago, forse c'è davvero troppo macismo in una attivití dove ci si confronta con situazioni di fronte alle quali invece le armi vincenti sono umiltí , senso di responsabilití , preparazione ed esperienza.
<u>Segnalo un aneddoto</u>:
Giovedí¬ ho fatto una "fuga" al lago con il mio rampollo wobegong, dopo dieci giorni di problemi assillanti di vario tipo, in cerca di un pò di interiorití e di pace.
Visto il freddo abbiamo programmato un tuffo di 10 minuti ad 80, che poi sono diventati 84 metri, con ovvio adeguamento della deco.
Acqua assolutamente trasparente da 84 metri vedevamo il "gradino" del fondo dove la roccia finisce sul fango a circa 100 metri, stavamo bene sereni e rilassati; ad un certo punto, guardando verso l'alto ho visto la parte sovrastante della parete che spariva nel verde scuro (<i>quasi nero</i>) dell'acqua e ho pensato che un incidente a quella quota sarebbe stato davvero un grosso problema.
Poi, naturalmente, si torna immediatamente alla realtí , un controllo agli strumenti e via, attratti dal fascino un pò "particolare" dell'atmosfera lacustre ad esplorare la parete pinneggiando in quota.
Per abitudine lasciamo sempre le decompressive aperte di un giro e mezzo in maniera che gli erogatori non prendano "botte" di pressione e che il gas sia sempre disponibile all'istante ed inoltre se si verifica una perdita si possono chiudere rapidamente.
A 30 metri, cambio Trimix/EAN 40 faccio il cambio di erogatore e comincio a respirare il primo gas decompressivo; nel frattempo apro tutto il rubinetto: BLOCCATO.
Nessun problema tanto il gas arrivava comunque; finite le soste in Nitrox siamo passati all'O2 e poi fuori a scaldare le mani al sole.
A secco con un pò di sforzi ho chiuso il rubinetto e tolto l'erogatore e, prima di andare a casa siamo passati alla Scubatec (<i>che sta a Garbagnate dove abitiamo noi)</i> e abbiamo constatato che "qualcuno" (probab durante la ricarica???) ha stretto la vite che tiene il volantino e compresso la molla fino ad azzerarne la funzione e, in un momento/punto critico il sistema di apertura si è bloccato.
Nell'occasione abbiamo verificato anche la decobottle di Ale, che è risultata nelle stesse condizioni; cambiati gli OR e regolata adeguatamente la chiusura tutto è tornato alla normalití .
Tutto ok e, in ogni caso avremmo risolto qualsiasi problema perchè avevamo quantití di gas sufficienti (<i><i>escudendo eventualmente la mia decompressiva di Nitrox</i></i>) per fare tutta la deco che volevamo.
Comunque il pericolo è sempre presente e credo sia corretto tendere ad aumentare sempre più i margini e le strategie di sicurezza.
A proposito ho riletto l'intervento e devo chiedere scusa per essere stato prolisso [

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Salutissimi [

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