<div class="quote"><i>Messaggio di pit61</i>
<br />........ L'esperienza dovrebbe consigliare di non entrare in acqua se non perfettamente equipaggiati eppoi .... ti dimentichi il reel e il casco colle luci ? Insomma una serie di errori cretini che assommati uno all'altro prima ti fanno sentire a disagio eppoi ti mettono nei casini seri . Non bisogna transigere . Non bisogna accontentarsi !
.........è un'escalation di eventi, uno che si assomma all'altro ,che tu subisci rapidamente e che devi risolvere stringendo i denti, e reagendo rapidamente e con determinazione . Non puoi lasciarti andare, cadere nell'oblio vinto dal panico e dalla rassegnazione . Io penso che spesso possa succedere cosí¬ perchè ne ho avuto un'assaggio : il problema c'è e LO DEVI risolvere ,non c'è scampo ...........
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parole saggie che evidenziano tanta acqua sotto le pinne. E' una cosa che impari solo con l'esperienza: quando hai un problema questo si somma spesso ad altri che singolarmente non lo sarebbero. Ecco perchè il fattore marginale diventa critico. Eppoi DEVI RISOLVERLO. Molto spesso la gente si lascia andare, si lascia prendere dall'oblio. E purtroppo nei corsi queste cose non le insegnano
<div class="quote"><i>Messaggio di pit61</i>
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Per ultimo una piccola considerazione sul compagno nominato da qualche amico : bada che quando hai 30 cm di visibilití il compagno non può fare granché perché presumibilmente non si accorge nemmeno del problema . Peraltro rimango fermamente convinto sull'assoluta necessití del compagno ,ma se leggiamo i manuali del sommozzatore tecnico si deve predisporre tutto per trarsi d'impiccio anche (sottolineo ANCHE) da soli. Nell'attimo apicale della mia disavventura ho lucidamente pensato : menomale che non ho nessuno con me perchè non avrei nessun margine per aiutarlo in caso lui abbia problemi .
Ciao a tutti. Pietro
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parzialmente d'accordo....anzi poco. Il compagno (sopratutto se l'altro ha attrezzatura supplementare come video, sacche o altro) in condizioni di scarsa visibilití precede l'altro e resta in contatto di pinna "toccando" chi segue a intervalli regolari. Ha il compito di seguire a mano la sagola e di controllare che chi segue sia sempre in contatto. Come anche di verificare in discesa la corretta segnalazione dei bivi (brutta abitudine italiana), di effettuare i jump, di tenere primariamente sotto controllo le pressioni. Ciò presupppone un protocollo e un addestramento di coppia, ma funziona, credimi.