... falliti, non per colpa mia(quasi...).
Nel giorno del mio 56° compleanno posto
www.tsaeurope.com/index.php/forum/20-no-...sible-vedremo-eheheh un'idea cosí¬, un po balzana, un po infantile, un po ... cosí¬.

Mi ci affeziono, all'idea della missione da compiere, e decido di farlo davvero. All'inizio parto deciso, poi subentra un periodo di "stanca" e, ultimamente, riparto alla carica.
Tento i -100, sulla cima di Punta Granelli, lago Maggiore, una prima volta il 30-05-2015, ma abortisco il tentativo dopo pochi minuti d'immersione perché c'è qualcosa che non mi convince nell'insieme, facendo le prove di passaggio gas e quant'altro pochi metri sott'acqua
Avevo il solito D12, una S80 ( presa a nolo/prestata ) con miscela aggiuntiva, una S80 di EAN 50 ed una 7litri di O2. Abortito il tuffo fondo mi riconfiguro e scendo subito dopo per un giretto di verifica
a cui seguono
e poi
Ieri sembrava il giorno giusto, meteo parlando..., e parto alla carica cosí¬ configurato: D12 con miscela di fondo 12/62 a 230 Bar, S80 (sempre quella dell'altra volta...) con miscela di viaggio/ 1° decompressiva 18/37 a 220 Bar, S80 di EAN 50 a 200 Bar e 7 litri di O2 a 200 Bar. Il bibo con manifold aperto di un giro e 1/2 . Aggiungo una frusta al 50 per usarlo anche per la stagna ( non uso il bombolino e, anche se ci ho gií caricatoTrimix "pesante" senza problemi, questa volta nella stagna ci metto il 50 e l'Elio preferisco ciucciarmelo tutto, con quello che costa ...

)
Sono da solo ( ma va.....

) , moglie a parte ( qualcuno dovrí pur chiudere la cerniera ...

), e da solo faccio tutto, dal trasporto attrezzatura all'indossarla in acqua.
Decido ( 1° "errore") di lasciare la bombola di O2 a circa 8 metri, dove so esserci una "zanca" robusta e ben salda, e di "pedagnarla" col cazzillo rosso che di solito si usa in emersione, onde evitare che qualche furbone di passaggio ci butti l'ancora sopra... che in settimana è un passaggio continuo di motoscafi ecc. e, inoltre, per essere più "agile" sul fondo, sicuro di ritrovare l'O2 a fine immersione.
Scendo e fatico a trovare il punto ( visibilití di merda...

), mettendoci qualche minuto più del previsto, fisso l'O2, sparo il cazzillo e lo fisso col reel alla struttura, dopodiché aggancio la strobo alla bombola dell'O2, faccio qualche prova con gli erogatori e mi fiondo giù, verso la cima guida e i -100metri ( o cosí¬ speravo...

).
La discesa è più lenta e difficile del previsto causa pessima visibilití e corrente contraria ( seguendo la parete bisogna procedere in diagonale per circa 50 metri , prima di incontrare la cima verso i 55-60, tenendo la parete a sx. In pratica una discesa a 45° dovendo seguire e saltare la parete e i gradini prima di trovare la cima guida), mi trovo a "pedalare" e, pur conoscendo la strada da seguire, faccio fatica a trovare la cima.
Una volta trovatala, verso i 65, inizio a scendere lungo la stessa e cambio erogatore ai 75 metri, come previsto, acquisendo una lucidití "esagerata". Passo il "cartello" degli 80, poco dopo quello dei 90 e , sempre più convinto e tranquillo, inizio con circospezione a scendere verso i 100, quando .... sorpresa delle sorprese .... la cima "finisce"!

A "soli" -93 metri ! ( somma delusione...

). La vedo "finire" nel limo a pochi centimetri dalla parete e tutt'intorno al punto scorgo pezzi di cima annodati, spuntoni che fuoriescono dal limo e robetta simile... la delusione è tanta, ma decido di guardarmi intorno e di tentare lo stesso di fare i 100 seguendo quello che sembra il "fondo" del lago, quando commetto l'errore n°2: con la mano vado a toccare la cima nel punto in cui affoga nel limo per "vedere" com'è la storia e ... il braccio sparisce nel limo fino al gomito (cazzo !!!

). Capisco in un nanosecondo di aver fatto una sonora stronzata e ritraggo istantaneamente la mano ma ormai è fatta, una nube di borotalco si alza e mi avvolge ... mi sposto di lato di un paio di metri e ritrovo la parete giusto per 5 secondi prima di essere riavvolto dal limo in sospensione... vado appena verso il largo, sfuggo al limo, ma ... e adesso? Mi rituffo nel limo alla ricerca della parete o ci sto lontano rischiando di dover fare una risalita in libera per quasi cento metri? Decido che non è il caso di farla in libera, sono senza reel ( ho solo il pallone d'emergenza da 20 litri, ma non posso filarlo per seguirlo nella risalita , bastava portarsi appresso il secondo reel che è rimasto a casa

) e, anche riuscissi , arriverei ai -6 senza l'O2 , in mezzo al lago e con " l'obbligo" di ritrovarlo seguendo la bussola... troppo complicato e pericolosamente difficile. Controllo i manometri e ne ho ancora, ho consumato più del previsto con la miscela di viaggio e, al posto dei 130Bar preventivati, ne ho 100, ma con quella di fondo sono messo meglio: avevo previsto di iniziare la risalita a 110 Bar, ne ho 140, mi dirigo verso la nube di limo alzandomi un poco e ritrovo la parete. Immersione finita, inizio la risalita.
Tutto bene fino al cambio gas, che decido di fare un po più alto dei -65 previsti dato il maggior consumo iniziale, quando, una volta preso l'erogatore, sento un gorgoglio strano, una perdita, mi sembra arrivi proprio dall'erogatore che ho in bocca, ma ugualmente decido in un istante di mettermi dalla parte della ragione ( 3° errore ... ) risalendo di qualche metro mentre con la mano dx chiudo il manifold e con quella sx verifico l'erogatore che ho al collo, non perde, verifico l'altro, non perde. E' proprio quello che ho in bocca, lo tolgo dalla bocca per verificarlo e questo parte in un'autoerogazione violenta, le provo tutte, ma niente da fare, decido allora di tenerlo in bocca e sfruttarlo fino alla fine, prima di ripassare, eventualmente alla miscela di fondo. E l'errore dove sarebbe? Preso "dall'emergenza" mi sono "dimenticato" del computer e ho "saltato" un paio di stop deco ( ogni 3 metri per circa un minuto a quelle quote...) e adesso il computer Trimix mi segnala errore e non ne vuole sapere di rispondere ai tasti... la legge di Murphy !
Potrei ridiscendere e vedere se riprende a funzionare, ma in qualunque caso verrei penalizatto da brutto, come minimo. Non è il caso. Mi torna in mente Molly che ha scritto che con quel computer se si salta una tappa deco, anche fonda, va in blocco e mi convinco a continuare la risalita. E adesso? Quale piano deco adottare? Quello mnemonico? Tabelle di emergenza? Ho al braccio anche un profondimetro digitale, ho le tabelle stampate in testa ..., nell'altro braccio ho il mio fido nemowide settato aria/50/O2, potrei seguirlo come se fossi in aria, dopotutto, diceva qualcuno,
se sei pulito per l'aria... oppure, come diceva qualcun'altro,
" la deco, basta che ne fai un po da qualche parte....".
Ovviamente faccio di testa mia e decido al momento il mio piano decompressivo di contingenza: risalire con calma facendo stop ogni 3 metri, finire la bombola in autoerogazione e poi passare alla miscela di fondo ( e cosí¬ sarí , in pochi minuti il 18/37 finisce e ritorno al 12/62 in attesa della quota giusta per il Nitrox 50), arrivati ai-21 passare al 50, continuando le soste ogni 3 metri e, verso i 15 metri attivare il cambio miscela sul nemowide per poi seguirlo a modo mio.... settando il 50 un bel po dopo averlo preso io sono gií dalla parte della ragione e poi resto di più ai 6 metri e ai 3 respirando O2 e Nitrox 50 ben oltre i tempi stabiliti dal computer.
Cosí¬ resto in acqua 40 minuti in più di quello che diceva il computer ad aria, respirando Ossigeno e facendo gli Airbreak col Nitrox 50. Sarei potuto restare in acqua ancora per oltre un'ora, ma decido che va bene cosí¬ e, molto lentamente emergo. Mi sono rimasti 60 Bar nel bibo, 50 Bar di Nitrox 50 e 100 Bar di Ossigeno, mi sento bene, un poco deluso.
Nei lunghi minuti di solitaria deco, oltre che giocare con dei persici sole di ragguardevoli dimensioni che sono pure riuscito a toccare un paio di volte, ho pensato all'immersione. Non ho fatto i -100, ma tutto sommato non dovrei essere troppo deluso, è pur sempre stata la mia immersione più fonda, più lunga, più difficile e "complicata" di sempre, pensata pianificata e svolta con successo e calma (nonostante tutto),in completa autonomia ed in solitaria. Il mio personale "record in assetto autocontenuto" ( che paroloni....

).
Ma io volevo vedere
www.trimixdiver.it/area-media/images/sto...PUNTA%20GRANELLI.pdf per poi andare oltre. Probabilmente la rete è sotto quello strato di limo e, se cosí¬ fosse ... STI CAZZI ! (della serie, ma quanto limo si è accumulato negli anni ?

)
Non so se, più o meno a breve, ripasserò da quelle parti, ma una cosa è certa, quando sarí , sarí con terza bombola di fianco (al fianco...

) e relativi erogatori di mia proprietí e ben rodati e conosciuti ... sapendo che i -100 non sono alla fine della cima, se non sepolti sotto uno spesso strato di limo.
Portati 11.500 litri di gas, consumati 8.800 litri ( compresa stagna, BC e perdita per autoerogazione), per un consumo medio totale di 22 litri/minuto ( immersione= media totale profondití 20,5 metri).
Ciao e grazie a chiunque ha avuto la pazienza e la voglia di leggere tutto, amici e "nemici" ( non penso di averne su questo forum, ma, nel caso, spero siano tanti...)
Andrea.