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ARGOMENTO: Computer ostc2n gradient factor

Computer ostc2n gradient factor 18/09/2013 14:17 #7

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Prova a controllare i risultati con le tabelle US.Navy che riguardano la decompressione , visto che ci sei vicino , simula le immersioni a 51mt , mi sembra di ricordare che la tabella cita quella profondití  , vedrai che per ottenere gli stessi risultati dovrai settare i GF molto vicini al 100% se non proprio 100% . Ora settare un GF al 10% mi sembra assolutamente inutile , non conosco nessun diver che imposta il GFlow al 10% . Chiaramente agisci come credi .
Ciao
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Computer ostc2n gradient factor 18/09/2013 14:25 #8

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Quindi tu consigli di non cominciare le soste cosí¬ in profondití  con immersioni in aria. Senz'altro faro altre prove, le paragonerò alle tabelle USA NAVY ed ad altri pianificatori.
Se midai il link del professor longobardi mi faresti un favore.

Grazie di nuovo per la disponibilití 
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Computer ostc2n gradient factor 18/09/2013 19:51 #9

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The Doctor ha scritto:
Dovresti chiarirmi una cosa : Stai pianificando immersioni ad ARIA o immersioni con TRIMIX ? Dal punto decompressivo per me sono ben diverse , anche se di elio , come gií  scritto conosco solo la teoria . Secondo me , che non significa che sia giusto per forza , in immersioni ad aria con profondití  di -50m e cominciare le soste a -33mt è una cosa inutile , serve solo a far caricare i tessuti lenti . Si deve salire + su con l'aria , anche uno studio mostrato dal Dott. Longobardi fa capire che le soste profonde in aria sono controproducenti , se vuoi ti do il link .

posta il link per favore :cheer:
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Computer ostc2n gradient factor 19/09/2013 07:26 #10

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Spetta che vado a cercarlo .......
Ciao
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Computer ostc2n gradient factor 19/09/2013 07:30 #11

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www.iperbaricoravennablog.it/2012/03/26/...solo-entro-30-metri/

Scrive :
caro Stefano, ti ringrazio per l'attenzione.
La tua esperienza nell'attivití  subacquea è importante. La ricerca necessita di conoscere la realtí  per poterla spiegare. Sarebbe assurdo il contrario: che la realtí  si adegui alla ricerca.
Consentimi un chiarimento sulla terminologia: per "sosta" si intende il tempo aggiunto in risalita per aumentare la sicurezza, mentre "tappa" è il tempo obbligatorio previsto dall'algoritmo utilizzato per il calcolo della decompressione.
Hai compreso bene: attualmente le soste sono consigliate solo per immersioni entro i trenta metri per un tempo di fondo lungo (intorno ai sessanta minuti). Eppure fino al 2011 si consigliava (me stesso) di introdurre sempre le soste profonde. Cosa è successo?
Il 24-25 ottobre 2003, in Ginevra gli esperti nell'ambito della "6th Consensus Conference on Prevention of Dysbaric Injuries in diving and hyperbaric work" organizzata dalla European Committee for Hyperbaric Medicine, stabilirono che il metodo compartimentale (tabelle US Navy, computer con algoritmo di Buhlmann) era da considerarsi il più affidabile, con alcuni accorgimenti: velocití  di risalita ridotta o introduzione delle soste profonde.
Il prof. Alessandro Marroni, nel 2004, segnalò che, in una immersione a 25 metri per un tempo di fondo di 25 minuti, l'introduzione di una sosta a 15 metri per due minuti, oltre alla tappa a sei metri, riduceva significativamente l'innesco delle bolle rispetto al rispetto della sola tappa a sei metri.
Questo concetto fu immediatamente esteso a tutte le immersioni. Qualche ricercatore, però, si è chiesto se questa generalizzazione fosse corretta.
Il francese Blatteau, nel 2005, dimostrò un significativo aumento delle bolle e degli incidenti da decompressione, con l'introduzione delle soste profonde in una immersione a sessanta metri per un tempo di fondo di 15-20 minuti, seguita da una immersione ripetitiva a 50 metri per 15 minuti.
L'americano Gerth W.A., nel 2007, evidenziò che l'introduzione delle soste profonde a partire dai 21 metri, in una immersione a 52 mt x 20 minuti di tempo di fondo, generava più incidenti da decompressione (11 su 198 immersioni) rispetto al rispetto di una sola sosta a 12 metri (3 incidenti su 190 immersioni) .
Infine l'autorevole norvegese, prof. Alf O. Brubakk, nel 2007 suggerí¬ che le soste profonde fossero consigliate solo per immersioni lunghe (60-70 min), basso fondale (25-30 mt).

Tutte le successive ricerche hanno confermato questo approccio: soste profonde solo per immersioni lunghe entro i trenta metri. Per le immersioni più profonde è bene limitarsi a rispettare le indicazioni decompressive del computer. Ciò, specialmente se sono previste immersioni ripetitive, per evitare di "caricare" l'azoto nei tessuti lenti con aumento della probabilití  di incidente da decompressione.
Sperando di essere stato utile, resto a tua disposizione per ogni altro chiarimento. Un caro saluto, Pasquale
Ciao
Ultima modifica: 19/09/2013 07:38 da The Doctor.
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Computer ostc2n gradient factor 19/09/2013 07:32 #12

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STA' PARLANDO DI IMMERSIONI AD ARIA :
Sostanzialmente dice che per immersioni ad aria OLTRE i -30m e con tempi inferiori ai 60minuti , la sosta profonda è controproducente .

Alla luce di ciò scritto nelle mie immersioni , che sono in regime di deep air , le soste le faccio il + vicino possibile alla superficie cercando di seguire le USNavy , non utilizzando computer con GF il margine di sicurezza me lo creo respirando EAN50 dai -21 alla superficie , MA CON I TEMPI E SOSTE DECOMPRESSIVE DELL'ARIA .

Giusto o sbagliato , SONO SCELTE .
Ciao
Ultima modifica: 19/09/2013 11:52 da The Doctor.
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E' possibile la ricerca attraverso il menu oppure direttamente selezionando la regione o la nazione desiderata sulle mappe.
Per ogni diving sono disponibile le informazioni dettagliate cliccando sul link del nome.
Utilizza le intestazioni delle colonne per riordinare i risultati.

Buona continuazione.

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