Ciao Manetta.
No, il gorgo di cui si discuteva, allora, era il Dolfin di Pincara, un residuo dell' antico alveo del fiume Adige. Comunque non tutti i gorghi sono fangosi

, anzi spesso sono cristallini (meteo permettendo).
Il discorso sulla tossicità dell'ossigeno è molto più complesso di quanto possa apparire a molti di noi. Già anni fa, solevo dire che ad ogni immersione si paga il biglietto; lo sospettavo anni fa ed oggi, purtroppo, ne sono più convinto. Lo stress ossidativo ed il danno ossidativo, hanno connotazioni precise e non ancora certe nella loro complessità.
Tu stesso ammetti che respirare ossigeno iperbarico, alla lunga, infiamma e può pure dare "problemi" di tossicità. Ma, a prescindere dal fatto che l'infiammazione è già segno clinico di intossicazione, la domanda che mi pongo io è questa : quanto è "alla lunga"?
Non solo, ma quando parliamo di tossicità sappiamo esattamente di cosa stiamo parlando? La tossicologia è sia scienza che arte. La scienza è osservazione, raccolta dei dati, mentre l'arte è la formulazione di predizioni (non solo). Scienza ed arte sono intimamente connesse, perché i fatti generati dalla scienza, sono usati per sviluppare estrapolazioni ed ipotesi sugli effetti avversi di agenti chimici, nelle situazioni in cui la conoscenza è scarsa o nulla

. Credimi : il sistema REDOX del nostro organismo non è ancora compreso!
Se pensiamo che la subacquea sportiva, quella per "tutti", nasce a metà degli anni 40, mentre la tossicologia moderna nasce circa dieci anni dopo, a metà degli anni 50, è spontaneo chiedersi (almeno per me) quanto queste due attività umane abbiano incrociato le proprie strade. Forse, in questo ultimo decennio si sta cercando di capire, non solo dal punto di vista fisico, quali siano le implicazioni di tossicocinetica e tossicodinamica dei gas in immersione.
Chi di noi vive la subacquea con passione, ha, sicuramente, qualche libro in materia e, con un pò di pazienza, potrà verificare sotto quale aspetto vengono trattate le problematiche dell'immersione... Tutto è DECOMPRESSIONE... fisica della decompressione... Di biochimica : nulla!
In medicina, per comprendere la fisiologia, è necessario conoscere la fisica medica, ma anche la biochimica.
Potrei dirti ancora molto, caro Manetta, ma so che difficilmente resisteresti dall' abbioccarti

Quindi mi scuso del pippone e la finisco qui.
cordialmente
Grongo
P.S.: adesso avrai compreso che per me il trimix è ANCHE un mezzo per ridurre l'esposizione ai gas. Mentre le "puntate" anche a profondità importanti, non richiedono necessariamente gas diversi dall'aria. Il limite di 30 metri (riferito a tempi di fondo discreti) è arbitrario ed è dettato dal fatto che sino a quella profondità ho la ragionevole certezza che il gas migliore sia l'aria (per densità ,tossicità,...), mentre oltre i 30 metri il gas meno peggio è il trimix.
A ri-ciao