<div class="quote"><i>Messaggio di Marcolman</i>
<br />Buon giorno a tutti,
Cari colleghi e non, la piantiamo di fare i c::::oni, e la finiamo con regalare i brevetti a gente che paga ma che non sa andare in acqua o meglio che in acqua non è per nulla autosufficiente????
Lo vediamo gií con la ricreativa, arrivano dalle vacanze, hanno preso il brev. in tre giorni e se riescono a non schiantarsi sul fondo o a pallnare, siamo gií fortunati. (Non tutti naturalmente, ma gran parte.) La TSA è una didattica tecnica che dovrebbe insegnare ad effettuare immersioni tecniche e non si può imparare in tre giorni, e con la teoria fatta in barca, bisogna fare le cose come si deve.....
Assistiamo oggi a una nuova tendenza, la subacquea ricreativa è satura, tutti sono subacquei, è la moda fa figo dire che sei sub, ma scusatemi se mi ripeto, LA TECNICA non è cosí¬. Disciplina e rigore, bisogna fare le cose bene e dedicarci tempo, questo a mio dire è importante. Bisogna innanzitutto che noi Istruttori capiamo questo e che questi principi li passiamo ai nostri alievi.
Assistiamo gií a scene di istruttori che insegnano a neofiti e fanno se va bene 40 immersioni all'anno, io dico solo non abbassiamoci al proselitismo solo per il ritorno economico, esigiamo dai nostri alievi rigore e serietí e siamo noi per primi a mostrarlo, con fermezza.
Scusatemi se mi sono dilungato, ma sono un pò stanco di vedere persone con brevetti avanzati che non sanno montarsi la bombola o non riconoscono un attacco DIN da un Int e pretendono di tuffarsi a 50 mt con un octopus sventolandoti sotto il navo un brev. deep. Qualche demente lo avrí pure brevettato.
Ciao a tutti.
State Sereni
Marco
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Ciao. Concordo su tutto tranne....
Secondo me, 40 immersioni/anno per un sub non professionista, non sono poche.
Lorenzo