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ARGOMENTO: affanno in profondità

affanno in profondití  09/11/2010 20:38 #13

ciao a tutti,
dove sta scritto che l' esercizio di "nuoto pesante" devi farlo a 50 metri ?
Il mono e' pieno di fenomeni......mancano i circhi !
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affanno in profondití  09/11/2010 20:49 #14

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Visto che sei un DECANO dell'immersione dacci una dritta di come affronteresti sto dilemma dell'affanno a prescindere dalla profondita' a cui si manifesta.
Saluti Massimo Soddu
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affanno in profondití  24/11/2010 10:42 #15

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Carissimi Amici [:)]
Mi pare che non sia stata citata un'atra manifestazione estremamente pericolosa che, anche se può assomigliare all'affanno, nulla ha a che vedere con quel tipo di problematica.
E' una specie di senso di oppressione, una sorta di "falsa fame d'aria" che colpisce improvvisamente ed apparentemente senza motivo e, che se non gestita correttamente con un adeguato sforzo di autocontrollo, può dare luogo ad incidenti anche letali.
A me in tanti anni è successo due volte, la prima circa 25 anni fa a 50 metri mentre accompagnavo un amico in immersione meno esperto di me.
Ho risolto senza farmi capire risalendo di una ventina di metri e poi fermandomi e fingendo di sistemare la macchina fotografica, voltato verso la parete per non far capire il disagio al mio amico poi, improvvisamente, la sgradevole sensazione è sparita come era arrivata.
Avevo pensato a un pò di narcosi ma, pochi anni dopo, la stessa cosa mi è successa a tre metri mentre ero in deco attaccato alla cima del gommone e avevo ancora venti minuti di sosta da fare.
Ne parlai con il Dott. Barnini (cha purtroppo non è più con noi) e mi disse che si era trattato di questioni di stress, non necessariamente legate all'immersione che stavo facendo; di fatto, in entrambi i casi, stavo benissimo, ero allenato, acqua limpida e zero corrente ecc...
Mah! credo che questa "sindrome" abbia creato molti gravi incidenti perchè arriva all'improvviso e... scusate la banalití  ma "sembra salire dallo stomaco" è una sensazione sgradevolissima e davvero molto difficile da tenere sotto controllo.
Un amico molto esperto a cui avevo sottoposto il problema mi disse che era succeso pure a lui e che, per risolvere il problema, si era messo a gridare sott'acqua!?! garantisco che è persona esperta ed equilibrata; probabilmente aveva ragione il buon Dott. Barnini, a prescindere dal nostro status di immersione possono saltare fuori probematiche di stress legate a situazioni che ci affliggono nella vita "terrestre"; dopo tanti anni ricordo ancora la terribile sensazione che ho provato, il cervello girava velocemente in cerca di una ragione, controllavo la respirazione ed era regolare, la prima volta ho pure provato a cambiare erogatore ma ... nulla ; avevo nel petto una sensazione sconociuta e davvero angosciante e, in più avevo la preoccupazione di non farmi capire dal mio compagno, meno esperto di me; insomma un vero disastro che solo autocontrollo, senso di responsabilití , un pò di intuito e una adeguata dose di cu.. (potrí  scriverlo un moderatore?), mi hanno aiutato ad uscirne indenne.
Non ho mai provato il "vero" affanno, solo a volte affaticamento e fiatone per la corrente, sempre per colpa mia per esermi allontanato troppo dalla parete o dal pianoro prospicente una punta a volte per crecare di fotografare un branco di martelli (in particolare in zone tropicali dove magari il fondo è 100 metri sotto) e poi dover rientrare contro corente.
Ho sempre risolto cercando di non forzare l'andatura e pinneggiando lentamente e in maniera costante, ma senza forzare; andando naturalmente contro l'istinto che invece ti spingerebbe a fare il contrario.
Solita filippica scusate la lungaggine ma mi sembrava un argomento interessante.
Salutissimi [:)][^][;)]
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affanno in profondití  24/11/2010 12:48 #16

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Ciao Apneist.
Dico la mia, anche se qui c'è gente molto più esperta di me.
Contimuare a fare sforzi nonostante l'aumento di fame d'aria è secondo me pericolosissimo e porta sicuramente ad un incidente.
In pratica un comportamento scellerato.

Questione di testa???? Secondo me è ignorare i segnali che il nostro corpo ci manda.

Se intende diminuire lo sforzo e concentrarsi su una respirazione più profonda, va gií  meglio, anche se non condivido.
Con un aumento elevato di CO2 ci si lascia le penne.
Forse sarebbe meglio fermarsi e risalire un pochino.
Ciao
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affanno in profondití  24/11/2010 16:17 #17

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Ri- ciao
Dimenticavo... per Massimo Soddu.
Risalire di qualche metro è efficacissimo almeno quanto l'aggrapparsi ad un masso e respirare.
Rifletti sulle pressioni parziali e sugli spazi morti.
L'affanno viene per aumento di Pp di CO2, risalendo di qualche metro la Pp di CO2 diminuisce.
Ciao
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affanno in profondití  24/11/2010 19:15 #18

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ciao, forse ti sfugge qualcosa.Risalire di qualche metro e' solo una risposta istintiva del nostro cervello,nel senso che il subacqueo sa di non essere nel suo ambiente naturale quindi la prima cosa che gli passa per la mente e' di mettersi al sicuro.
L'affanno o dispnea puo' manifestarsi anche fuori dall'acqua,magari correndo in montagna, e li cosa fai? risali di qualche metro?su questo link puoi trovare la risposta e i rimedi del caso secondo il DAN

www.sublandia.net/index.php?option=com_content&task=view&id=158
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Buona continuazione.

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