Allora essendo molto incuriosito di quanto avevo scritto ho trovato subito il tempo di rivedere i concetti che avevo letto.
Premesso che non ho una conoscenza approfondita della fisiologia perchè ahimè non ho molto tempo per approfondire gli argomenti che leggo ma mi limito in gran massima ad acquisire le metodologie per applicarle in modo corretto ............. in poche parole non sperimento è pertanto non approfondisco fino ai minimi termini i meccanismi fisiologici.
Tanto premesso, quanto scritto nel mio precedente intervento l'ho tratto dal <i>"Manuale federale d'immersione con miscele trimix" della FIPSAS anno 2008, pag.137, cap.4.8.5 controdiffusione isobarica - implicazioni subacquee.</i>
In particolare si legge testualmente:<i>".... I problemi legati alla controdiffusione isobarica possono essere evitati se durante l'immersione in risalita, si effettuano cambi miscela che comportino il passaggio da gas inerti più leggeri a gas inerti più pesanti e, se per compensare la muta stagna, si utilizza un gas inerte che diffonde più lentamente dei gas inerti presenti nella miscela respiratoria.
In pratica occorre:
- evitare di respirare miscele contenenti elio dopo che si è respirato aria o Nitrox;
- compensare la muta stagna con aria o argon quando si respirano miscele a base di elio;
- utilizzare all'interno del gruppo le stesse miscele respiratorie, in modo da evitare, che, in caso di esaurimento del gas, un subacqueo che si immerge in aria o Nitrox sia costretto a respirare in coppia con un subacqueo che si immerge in trimix."</i>
Tanto detto sono contento "per me" di aver accertato che quando leggevo NON stavo dormendo [

].
Per quel che riguarda la fase di discesa penso sia come riporta Maxx cioè che in tale fase l'assorbimento rende trascurabile il fenomeno.
Lino.