non pensiamo ai morti, non contano solo quelli, contano di più quelli che finiscono in camera iperbarica. ovvero sono due statistiche distinte.
il problema x come lo vedo io è la facilití e la leggerezza con cui dei sub ricreativi vadano senza la dovuta esperienza, la dovuta attrezzatura, la dovuta scorta di gas a fare tuffi a profondití ben oltre la loro soglia di confort e addestramento.
a cercare decompressioni che non sanno gestire per il semplice fatto che nessuno ha mai spiegato loro come si fa.
pochi giorni fa ero sul Baron in croazia, nulla di che media 33 m 40 minuti di fondo unica cosa una corrente micidiale. iniziamo la risalita appesi alla cima come bandiere al vento, raggiungiamo il cambio gas (21m) ed in quello vediamo a mezz'acqua un gruppo di sub trascinato dalla corrente intenti a restare attaccati tra loro ma persi nel nulla. vedono la nostra cima e ovviamente si lanciano verso di noi disperati ma salvi.......... erano 6 o 7, uno di loro era senza una pinna..... una ragazza aveva scarsi 50 bar con la sua minuscola 15 litri d'un tratto in 5 decidono di lanciarsi nel blu per raggiungere la loro cima (circa 60 metri più in la... controcorrente e non visibile) spariscono nel blù per riapparire 5 minuti dopo..... ci scavalcano trascinandosi sulla cima e facendo soste deco sopra sotto e in parte a noi sempre col gas di fondo (immagino aria forse nitro), col mio compagnio finisco la mia deco e risalgo su una barca carica di clandestini
ora, x carití certo non era prevedibile una tale corrente, certo può succedere di perdere la cima, certo puo tutto ma perchè nessuno gli ha insegnato a lanciare un pedaggio?
xche nessuno gli ha insegnato a non mollare una cima in quelle condizioni x andare alla cieca controcorrente invece di rilassarsi in deco? xchè xchè xchè di perchè ce ne sono tantissimi e non cerco quí¬ le soluzioni,
fatto è che la maggior parte degli istruttori sono approssimativi, non fanno quello per cui sono pagati dai clienti cioè insegnare.
fatto è che i clienti sono dei coglioni xchè non pretendono che l'istruttore si faccia il mazzo e gli insegni davvero quello x cui lo pagano. (ovviamente non parlo di nomi e cognomi, nè di sigle, ognuno di noi prima o poi si è imbattuto in uno di questi istruttori e/o in coscienza SA se ne fa parte o no)
le domande quando propongo un corso sono sempre 2; quanto dura e quanto costa. ovvero
"frega nulla di cosa mi vuoi insegnare mi basta il pezzo di plastica, lo voglio gratis e subito"
sto andando fuori tema

comunque alla fine questi sono i candidati agli incidenti sub........