Caro Di Martino
Anch'io sono un semplice Diver, ma ho gií fatto un corso per immersioni nitrox, poi un tecnico sino a -50 metri ed infine il Trimix Diver 65 della TSA.
Vedi io scendevo gií oltre i 50 metri, prima di fare il corso che poi mi ha abilitato ai - 50, ho ricevuto un brevetto che (onestamente) quando ho iniziato il corso pensavo non servisse, ma fosse necessario avere solo per la tutela giuridica dei Diving che ti accompagnano ed obbligatorio per poter accedere ai corsi trimix.
In questa fase del mio apprendimento sono invece venuto a conoscenza di molte cose che credevo di sapere gií , ma di cui invece non avevo i concetti ben chiari.
Ad esempio mi è stato chiarito e dimostrato che un "deterioramento delle capacití del sub inizia gií dai – 40 metri" e questo sempre, anche con subacquei molto allenati.
Inoltre è certo che basta poco tempo senza immersioni per perdere l'allenamento e l'assuefazione alla narcosi acquisita durante un periodo prolungato di immersioni.
Ho fatto molte esercitazioni veramente utili per imparare a togliermi dagli impicci simulando situazioni veramente stressanti che, anche se raramente, possono però sempre capitare in immersione ed imparando a gestirle a quote man mano progressive.
Alla stessa quota con una miscela trimix o con aria, lo stesso subacqueo sarí sicuramente sempre più lucido se respira il trimix, questa maggior lucidití mentale sarí sempre fonte di una maggior sicurezza per lui durante la sua immersione.
(Si può benissimo usare una miscela trimix anche a 50 metri).
Ovvio che un sub non deve farsi il trimix e scendere senza prima aver effettuato tutto l'iter didattico previsto da tutte le organizzazioni di certificazione subacquea.
Devo ovviamente ringraziare il mio istruttore, è stato veramente disponibile con me e si è dimostrato molto preparato, a lui, prescindendo dalla didattica chi mi ha certificato, devo molto di ciò che ho appreso in teoria e tutto ciò che mi ha insegnato in acqua.
L'istruttore è l'anello più importante del percorso didattico di un subacqueo, qui si deve essere attenti e fortunati.
Ciao
Mario Zaffaroni