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ARGOMENTO: Rebreather: come e perché

Rebreather: come e perché 06/06/2013 16:30 #7

  • Beppe TX
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Ciao Lorenzo, grazie dell'incoraggiamento. Sono anche io un possessore ed utilizzatore di rebreathers.. Devo dire che la scelta iniziale, ho avuto come prima macchina un ispiretion classic, è stata influenzata più dal prezzo che non dalla effettiva capacití  di valutazione di ciò che volevo. Con la prerogativa di fare comunque pratica con diluente aria secondo me, tutte potevano andar bene. Poi dopo circa 50 ore macchina, ho deciso di passare al corso successivo e avendo fatto esperienza che cominciato a parlare, informandomi da persone , anche amici, che utilizzavano altri reb, sono passato al SF2... Bellissima macchina, semplice, immediata, ma soprattutto, essendo una derivazione di un passivo, ed avendo tutto sul retro, pratico nell'utilizzo e nel ricovero del dopo immmersione.. A fine mese, mi aspetta una bella vacanza in quel di Villasimiuns, con gli amici di sempre e il mio reb.. :woohoo:
Beppe TX
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Rebreather: come e perché 20/09/2013 09:09 #8

  • Lorenzo
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Mmmm SF2? Ne ho sentito parlare molto bene, ma alla fine ho scelto di fare il corso per il Vision. Per la mia nulla esperienza (sono fermo al corso per il momento, in attesa che qualcuno mi venda il suo a piccole rate decennali...), posso dire che mi è sembrata una macchina ben fatta, versatile e abbastanza User fiendly, cosa non da poco.
Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.
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Re: Rebreather: come e perché 03/10/2013 10:48 #9

  • A.C.M.Mako
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poseidon ha scritto:
Il Meg é costruito molto molto bene ed é solidissimo. L'elettronica é nella testa, cosa che può essere un pregio e un difetto. Nel copis l'elettronica é solo di lettura sensori e hud ed é perfetta.
Come é stato concepito, ha un GRAVISSIMO difetto SEMPLICEMENTE risolvibile; l'immissione manuale di ossigeno nel sacco di inspirazione..

Da studi condotti sulle cause di incidente in CCR (in genere), e' emerso che il maggior rischio deriva dall'ipossia.
Considerato che in genere la miscela compie un loop completo dopo 3/4 cicli respiratori (dipende dal reb, perciò non e' prendere come oro colato), il progettista del Meg ha ritenuto di posizionare l'iniezione id O2 nel sacco inspiratorio. Non e' quindi un difetto della macchina ma una precisa scelta progettuale, ovviamente opinabile.

Secondo me, sono proprio le scelte progettuali che fanno pendere nella scelta del rebreather... che, sebbene simili tra loro, e' sempre opportuno ben ponderare.

Beninteso, sebbene la ritenga davvero un ottima macchina, allo stato non uso il Meg.(qui era solo per dare le ragioni del "difetto").
Se l'avessi, metterei un interruttore on-off sulla frusta O2 del sacco di insp. (non mi fiderei troppo di quelle valvola in plastica).

Saluti a tutti.
Ultima modifica: 03/10/2013 10:59 da A.C.M.Mako.
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Re: Rebreather: come e perché 03/10/2013 12:54 #10

  • Lorenzo
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Perdonami ma credo che per quanto ci si possa informare, poter fare una scelta in base alle scelte progettuali dei reb sia quasi utopistico. Certe valutazioni si fanno solo con l'esperienza e questa si fa solo andando in acqua con una certa macchina; io non riesco a comprarne una, figurati comprarne 3 o 4...
Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.
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Re: Rebreather: come e perché 03/10/2013 13:23 #11

  • poseidon
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Ciao Lorenzo.
Hai ragione in parte. Condivido il fatto che solo andando tanto in acqua con una certa macchina ne scopri i pregi e difetti.
Resta comunque il fatto, che vedendo le caratteristiche proggettuali e toccando con mano i vari reb, ti rendi subito conto di come sono costruiti; qualití  dei materiali, ricavati da pieno o stampati, assemblaggio, logica costruttiva, ecc ecc.
L'elettronica purtroppo, a vista, non riesci a valutarla. Puoi vedere se è "bella" o "brutta", ma se funziona, no.
Fatti una tua idea e poi confrontati con istruttori che hanno fatto qualche cosa nella loro vita, e non ha chi vende corsi a meno prezzo.
Vedrai, che alla fine, non ne rimangono tanti di reb validi.
Giudizio mio personale ce ne sono 2: il meg (o meglio il COPIS) e l'Hammerhead.
Per il mio utilizzo, la mia formazione e il mio approccio alla subacquea, ho scelto il primo, ma l'hh è un'ottima macchina, anche se costa quasi il doppio della mia.
Questo è quello che credo io, ma è una mia opinione personale.
Il mondo è bello perchè vario........altrimenti esisterebbero solo Ferrari e Porsche :lol:
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Re: Rebreather: come e perché 03/10/2013 13:43 #12

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Certo, dopo una buona pratica, con l'esperienza su una specifica macchina il giudizio ha ben altro valore...sono assolutamente d'accordo Lorenzo !!!

Ma credo davvero che la scelta venga condizionata da aspetti che spesso sono meramente progettuali, quali ad esempio il filtro radiale in luogo all'assiale, la posizione del/dei contropolmoni (avanti - dietro - sulle spalle - nel canister), la robustezza di alcuni componenti (alcuni pendent sono delicatissimi), la presenza di altri (ad es. il bov,), il livello di ridondanza (ad esempio 3/5 sensori O2), alcune altre soluzioni tecniche (ad es. il doppio canister), le operazioni pre e post immersione, peso, dimensioni, materiali di costruzione, etc
Ognuno di questi aspetti progettuali puo' essere determinante, per fondate e personali esigenze, nella scelta di una macchina in luogo ad un'altra.

Cavolo... voglio sperare che non si scelga un rebreather senza ponderarli ???

Alla fine quello che manca davvero, son di nuovo d'accordo con te, e' l'esperienza da parte di molti su diverse macchine.
E' davvero molto probabile che di rebreather ne comprerai uno e lo utilizzerai comunque per diversi anni...
perche' e' vero che solo col tempo lo conoscerai davvero, c'entrerai in simbiosi, ne imparerai pregi e difetti (nulla e' perfetto) tanto da accrescere con l'esperienza la sicurezza del suo utilizzo. A quel punto che fai? ...lo cambi? Significherebbe ricominciare tutto daccapo... ci devono essere davvero fondati motivi !

Quindi, pondera bene bene bene l'acquisto considerando anche che i giudizi che possono avere altri di un rebreather potrebbero non trovare in te riscontro, semplicemente perche' hai priorita' ed esigenze diverse.
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