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ARGOMENTO: sabato 29 marzo incidente a Villa Geno - Como-

sabato 29 marzo incidente a Villa Geno - Como- 08/04/2008 08:29 #7

  • boldino
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Ciao a tutti.
Non ho ancora avuto l'occasione di informarmi sull'accaduto, sicuramente vi aggiornerò in seguito, in quanto conosco più persone che hanno pertecipato a questi test.
Saranno mica loro!![:D]
Il venerdí¬ precedente ai test vi è stato un incontro con il Proff. Marroni, a cui ero presente. A fine serata piccola spiegazione introduttiva sulla giornata di sabato.
Ognuno avrebbe fatto la propria immersione in base al proprio brevetto, poi esami (quanto validi non so). Nulla di più.
Alcune considerazioni però vanno fatte.
Possibilití  1
Dovessi fare un'immersione un poco oltre i miei standard quando la farei? Quando qualche dottore iperbarico è fuori dall'acqua o no.[:p]
Possibilití  2.
Va molta più gente in camera iperbarica durante questi test perchè fa degli esami post immersione, cosa che di solito non si fa.
Il DAN non ti lascia andare a casa se non sei al 100%, per non prendersi responsabilití  se solo sei al 99,99% vai in camera.
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sabato 29 marzo incidente a Villa Geno - Como- 08/04/2008 08:53 #8

  • Lorenzo
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<div class="quote"><i>Messaggio di boldino</i>
<br />
Il DAN non ti lascia andare a casa se non sei al 100%, per non prendersi responsabilití  se solo sei al 99,99% vai in camera.
</div class="quote">

Prendo atto di quanto dici. Se è realmente cosí¬ (non ho motivo di dubitarne) mi fa molto piacere, avendo partecipato ai test in quel di Orta l'estate scorsa...[;)]
Lorenzo
Niente di quello che ho scritto è vero, sono uno che dice sempre bugie.
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sabato 29 marzo incidente a Villa Geno - Como- 08/04/2008 15:41 #9

  • bigbear
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Ciao a tutti,
scusa Boldino, ma andare oltre i "limiti " è perfettamente logico: un passo dopo l'altro quando si acquistano capacití  per un livello si passa al successivo e fin qui mi trovi pienamente d'accordo. Però è strano che un numero cosí¬ importante di malori si sia verificato contemporaneamente: cos'era la giornata vai a fondo che tanto qualcuno ti tira sù?
Non credo anche perchè come hai detto il DAN si guarda bene dall'essere coinvolta in simili avvenimenti.
Sicuramente c'è qualche altro fattore ( hanno ricaricato le bombole dallo stesso fornitore ? hanno fatto le stesse immersioni ? erano nello stesso gruppo ? ) che "spiegherí " i motivi che hanno portato ad un risultato cosí¬ evidentemente anomalo.
Ciao e appena hai notizie, condividile

Luigi
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sabato 29 marzo incidente a Villa Geno - Como- 08/04/2008 18:42 #10

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<div class="quote"><i>Messaggio di adolfo1</i>
<br />Incidente a Villa Geno (Como).
Tre sub sono stati ricoverati per embolia.
Il gruppo era formato da 42 sub. Stavano eseguendo test scientifici per il DAN. Presenti sul posto medici e staff DAN.
L'obiettivo di questo intervento e' capire il senso di questi esperimenti.
E' il caso di eseguirli su sub non professionisti?
Non e' meglio utilizzare le camere iperbariche?
Il comandante Cousteau, U.S.NAVY sono stati i primi ad eseguire test , ma hanno sempre utilizzato sub professionisti(marina militare).
Voglio specificare che sono assicurato con il DAN.
Questo mio intervento ha lo scopo di essere un intervento costruttivo.
CIAO.
</div class="quote">

ciao Adolfo, il tuo più che lecito dubbio mi ha lasciato perplesso su un punto in particolare: cosa ti fa pensare che il DAN faccia "esperimenti" sui sub? te lo chiedo perchè da circa 7 anni sono uno stretto collaboratore del DAN per quanto riguarda la ricerca "sul campo". il fatto che tu abbia questa errata visione di come si svolge il progetto di ricerca del DAN mi ha spinto a parlarne direttamente con Massimo Pieri, che oltre ad essere un amico è il mio contatto con il DAN di cui è il responsabile primo dell'organizzazione della ricerca. letto il tuo post mi ha consegnato questa risposta/puntualizzazione che va letta senza nessun tono polemico ma semplicemente come doverosa e pacata precisazione riguardo quello che pensiamo non sia un tuo dubbio esclusivo ma che "gira in testa" a diversi sub......


" Il nostro iscritto ha ragione, infatti la ricerca su volontari umani è regolata da rigide norme etiche e procedurali, indipendentemente dal fatto che i volontari siano militari, professionisti o semplici civili, a cui DAN si è sempre strettamente attenuto.

Pur apprezzando lo spirito costruttivo con cui è stato fatto il commento, ed in particolare perché si tratta di un iscritto DAN, dobbiamo però far notare che, se fossero state lette le numerose pubblicazioni del DAN in merito, apparse sul sito DAN cosí¬ come su Alert Diver e diverse riviste di settore dal 1996 in poi, si sarebbe compreso che DAN conduce la sua ricerca sugli effetti, la sicurezza ed i rischi dell'immersione ricreativa semplicemente monitorando quanto succede dopo normali immersioni, condotte liberamente dai sub, secondo le loro abituali modalití  e preferenze, senza in alcun modo indicare profili di immersione particolari - e tanto meno "sperimentali" - da seguire.

Il monitoraggio si svolge mediante questionari pre-post immersione, raccolta del profilo elettronico dal computer subacqueo utilizzato, monitoraggio doppler delle eventuali bolle gassose circolanti post immersione, rilevazione di alcuni dati fisiologici, con metodi non invasivi, durante un breve periodo post-immersione.

Questa modalití  di ricerca scientifica, di carattere specificamente epidemiologico e prospettico, condotta sia in Europa che in America, Sud africa, Australia e Giappone attraverso i progetti " DAN Europe Diving Safety Laboratory" e "Project Dive Exploration" dello International DAN, è l'unico modo che consentirí  nel tempo di avere numeri sufficienti di dati su immersioni "normali" e liberamente eseguite dai sub, per poter finalmente comprendere quale è il rischio reale delle attuali procedure di immersione ricreativa, quali siano le variazioni fisiologiche che si hanno post immersione, quale sia la reale incidenza dei problemi decompressivi rispetto alla totalití  delle immersioni concluse senza problemi.

Occorre infatti ricordare che, ad oggi, una percentuale consistente degli incidenti decompressivi osservati avviene dopo immersioni che hanno "rispettato le regole". Proprio per questo motivo, e nell'ipotesi che, se è cosí¬, alcune di queste "regole" devono essere forse riviste, è necessario studiare quanto avviene nel corso di immersioni "normali", al fine di meglio comprenderne tutti i risvolti fisiologici e le implicazioni procedurale e di migliorare ulteriormente la sicurezza dell'immersione."



Cordiali saluti

Massimo Pieri

DAN Europe Diving Safety Laboratory

Data Collection Coordinator "
saluti anche da Daniele
ciaociao
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sabato 29 marzo incidente a Villa Geno - Como- 08/04/2008 19:06 #11

  • requin
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Ciao Daniele & Massimo & a tutti [:)]
Grazie delle precisazioni che, a mio modesto parere, hanno chiarito la situazione.
Io ho avuto il piacere una sola volta di essere monitorato dal Dan , lo scorso Luglio ad Orta, ospite del Sub Novara Laghi; a proposito Daniele che si fa quest'anno si replica? se si saremo certamente dei Vostri.
Mi sono immerso in Trimx, ad 80 metri per 15 minuti, insieme ad altri Amici (compreso il "mitico" Armando); in una tipologia di immersione a cui siamo abilitati (io ho un brevetto da Trainer Trimix 95) e soprattutto abituati.
Abbiamo stabilito noi gas e run time, secondo le tabelle TSA redatte dal Dott. Longobardi.
In sostanza abbiamo fatto una immersione per noi "classica" e supercollaudata e poi i test doppler a secco al termine del tuffo.
Del nostro Team tre sub si sono immersi a 80 metri e tre a 70 metri e tutto è andato per il meglio.
Se fosse successo qualcosa, ovviamente, non avremmo attribuito alcuna responsabilití  al Dan e sarebba stato una delle tante "embolie inspiegabili" che insorgono a volte anche quando tutto è stato fatto secondo i canoni e protocolli assolutamente collaudati.
Saluti a tutti [:)][^][;)]
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sabato 29 marzo incidente a Villa Geno - Como- 08/04/2008 21:11 #12

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Ciao Ragazzi,
adesso sí¬ che ho capito[:D][:D].
Scusate ma non erano queste le domande a cui aspettavamo soddisfazione[?].
Caro dpes, non avevo alcun dubbio su quanto hai esposto chiaramente e esaustivamente ( non vedevo l'ora di usare questo termine ). Ci mancherebbe che un ente con finalití  di sicurezza e ricerca come il DAN facesse esperimenti su subacquei : non avevamo dubbi[:0].
Posto che non credo però che ci fossero subacquei obnubilati ( questo me l'ha insegnato Requin [:p]), sorge la, lasciatemi dire, lecita domanda su come mai è successa una simile sfilza ( questo non è tecnico ma mi piace [;)]) di incidenti.
Come ha detto Requin,abbiamo partecipato anche noi a eventi assimilabili ( stasera mi spreco [:0]), utilizzando parametri standard in immersioni. Non posso dire se le abbiamo fatte in sicurezza dato che origliando ( questo l'ho imparato da solo [:I]) ho captato uno scambio di battute tra due medici che mi ha lasciato basito ( questo guardatelo voi ) dato che il succo era " questi sono pieni di bolle le loro tabelle sono SBAGLIATE"[}:)][}:)].
Ora , al momento noi usiamo quelle tabelle e per quanto ne so io, che non sono certamente un professionista, hanno dei margini di sicurezza importanti e personalmente in tutti gli incidenti di cui si è avuta notizia, c'è sempre stata una parte oscura imponderabile ( se inserisco altri tre termini di alta scuola mi promuovo ) che ne impedisce una giustificazione definitiva.
Non conosco i parametri delle immersioni che sono state effettuate durante la manifestazione e sono certo che gli esami successivi all'immersione non possano essere la causa degli incidenti, quindi a maggiore ragione vorrei sapere
COME ACCIDENTI HANNO FATTO A EMBOLIZZARSI IN TRE!!![?][?]
Questa è la domanda, tutto il resto era almeno per me sottinteso.
Resto in attesa di informazioni esaustive ( questa non conta l'ho gií  usata ) per sapere cosa ha generato tale evento.
Ciao a tutti
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Buona continuazione.

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