Allora ragazzi in rete (Marescoop.com) è stato pubblicato questo (dichiarazione fatta dal responsabile della FIAS di Caserta):<i> "Cari amici, come sapete domenica scorsa la nostra comunití di subacquei è stata pervasa da un fremito. Nove subacquei, impegnati in una immersione didattica nell acque di Bacoli hanno dovuto attivare - su decisione dell'istruttore responsabile del gruppo - la procedura di emergenza in caso di salto di decompressione.
L'evento è avvenuto per un improvviso cambio delle condizioni di visibilití nell'acqua ed i subacquei in conseguenza del rallentamento delle operazioni didattiche che stavano svolgendo hanno esaurito la scorta di aria. Solo uno degli istruttori che li accompagnava doveva effettuare la procedura di risalita con decompressione. Gli altri componenti del gruppo, in tutto nove - (tre istruttori e sei subacquei - tutti in possesso di brevetto) - non dovevano eseguire - in relazione al tempo di permanenza e alla profondití massima raggiunta - alcuna tappa obbligatoria di decompressione.
Avrebbero potuto - come di prassi di massima sicurezza - effettuare una fermata di 3 minuti a -3 metri.
Alcuni computer essendo programmati anche per il rispetto di quella tappa non obbligatoria hanno dato allarme di decompressione non rispettata. Ma in realtí - in relazione al tempo di permanenza e alla profondití massima raggiunta non vi era obbligo di tappa di decompressione.
Invece l'istruttore che aveva iniziato la immersione prima del gruppo al fine di legare al fondo alcuni gavitelli per delimitare l'area della esercitazione e verificare che l'area fosse priva di ostacoli (reti da pesca, lenze abbandonate etc etc) e non presentava alcun pericolo per gli altri, doveva invece effettuare la risalita rispettando tappe di decompressione.
E per una migliore gestione dell'aria di respirazione, rispetto agli altri componenti del gruppo, è riuscito ad effettuare solo una parte della decompressione. Ma avendo esaurita tutta l'aria disponibile e constatato che nessuno degli altri ne aveva è stato costretto a interrompere la decompressione, riemergere ed attivare la procedura di emergenza in caso di mancata decompressione che prevede l'allertamento della camera iperbarica più vicina.
I medici interpellati - tramite il 118 - considerato che comunque i computer davano segnale di mancata decompressione, decidevano in via precauzionale di attivare due camere iperbariche - quella dell'ospedale Cardarelli e dell'ospedale Santo Bono di Napoli. Tutti e nove i subacquei sono stati dimessi dopo il trattamento iperbarico durato alcune ore e senza alcun problema sanitario. La catena di emergenza attivata, iniziando dalla doverosa decisione di allertare i soccorsi da parte del subacqueo responsabile del gruppo, all'intervento del 118, all'intervento dei due reparti di medicina iperbarica, ha dimostrato come semplici regole di buon senso possano contribuire a scongiurare gravi conseguenze alla salute.
La successiva indagine della Capitaneria di Porto di Baia non ha riscontrato - come era ovvio - alcuna irregolarití nella procedura. E' stato constatato, invece, il mancato avviso alla capitaneria dell'inizio di attivití in quell'area ove insiste una ordinanza che richiede questo atto amministrativo. Secondo il nostro stile di umiltí ne facciamo tesoro.
Organizzerò, per questo, un evento informativo al quale interverranno medici, specialisti, subacquei ed autorití preposte al controllo sul territorio. Il tema è: Turismo subacqueo ed emergenze: chi, cosa e come attivare soccorsi."</i>[:0][:0][:0][:0]
Inoltre sono state pubblicate altre strane dichiarazioni (sulle quali resto senza parole) da parte dello stesso responsabile che non riporto.[:0][:0]
Alla fine di tutto il danno maggiore è per noi poveri sub che abbiamo perso uno dei pochissimi luoghi di immersione con accesso da terra gratuito, difatti, allo stato per come si sono messe le cose, chiunque vorrí andare li a provare l'attrezzatura e/o l'assetto o quant'altro dovrí comunicarlo prima alla Capitaneria di Porto. [V][V][

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Inoltre ho saputo che verranno eseguiti anche controlli sulle barche dei vari diving che effettueranno immersioni nella zona.
GRAZIE FIAS di Caserta!!! [}

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