Ciao Francesco, benvenuto nel mondo tec[

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la domanda che hai posto è tutt'altro che banale. [}

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La velocití di discesa è, allo stato attuale delle ricerche nel campo della fisiologia iperbarica (per definirla cosí¬ in generale), di grande rilievo. Dobbiamo far riferimento agli algoritmi " a bolle" (VPM-RGMB) che tengono presente il comportamento di un patrimonio di microbolle naturalmente presenti nel corpo umano e che bisogna aggiungere nel computo del fenomeno della saturazione-desaturazione oltre all'aspetto dei tessuti (algoritmi haldane e poi buhlmann e buhlmann GF).
ora la pressione interna di una bolla è inversamente proporzionale al suo diametro: più questa è piccola, più la pressione è alta; ma se la pressione è alta viene anche ostacolato il riempimento della bolla con altro gas proveniente dall'ambiente esterno (sangue arterioso ricco di gas inerte nel nostro caso). Questa "protezione" della bolla è incrementata dall'avvicinamento delle molecole sulla sua superficie, dovuta alla riduzione del volume della bolla, molecole spesso impermeabili agli inerti (elio azoto).
Fatte queste premesse in modo semplicistico al massimo,. che se vorrai potremo approfondire, se scendo veloce ostacolo l'assorbimento di gas da parte delle microbolle in fase libera; ovviamente questo sarí un grande vantaggio per la deco.
Quindi, se non sei sicuro della velocití di discesa che potrai tenere in immersione (con l'esperienza ti sarí più facile saperlo) scegli un valore prudente (basso), in modo che il sw ne possa tenere conto. Prova a fare dei test e vedrai che più 6 lento a scendere più la deco si allunga.
Tutti questi discorsi sono efficaci in trimix, mentre in immersioni profonde in aria (50 mt! max ovvio[

]) la narcosi è il fenomeno prevalente e certo non ti consiglierei di scendere in aria fino a 50mt a 25 mt/min soprattutto se in acque gelide: potresti avere una bella sorpresa "narcos"[xx(][xx(] sul fondo!
Buoni tuffi[

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