Ciao a tutti [

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Armando siamo sulla stessa lunghezza d'onda; rallentare la risalita nella fase in cui si usa elio; cambiare con l'Ean 40 appena possibile [?] "fregandosene" della tossicití dell'O2 (tanto per poco tempo difficilmente avremo preblemi) e pure cambiare a 9/10 in O2 "rifregandosene" della relativa tossicití .
Poi dai 5 metri gonfiare il gav all'infortunato e inviarlo in superficie; se non ci sono possibilití perchè la barca non si vede; salire in superficie e chiamare la barca; naturalmente con una permanenza in ambiente normobarico minore possibile.
Ce la si può fare; l'importante come hanno osservato molti Amici è tenere conto anche e sprattutto dello "status" dell'infortunato ed agire di conseguenza.
Poi se non ho sintomi scendo velocemente a 9/10 metri e "rifregandomene della tossicití dell'Ossigeno" starei a quella quota più tempo possibile, facendo frequenti air break e"sparando subito il pallone giallo" poi, arrivato a 30 bar passerei all'EAN 40; iniziando metro per metro una risalita lentissima e lasciando a secondo della disponibilití di gas 80/100 bar che terminerei con una lunga sosta a 5 metri.
Finito il Nitrox riprendo l'Ossigeno, resto per quanto possibile a 5 metri e poi inizio una risalita di 2/3 minuti per ogni metro; arrivato in superficie se ho ancora un pò di O2 lo finisco stando fermo a galla.
Nel frattempo in superficie avranno attivato le necessarie procedure di emergenza ma, anche se vengono a chiamarmi, se ho gas decompressivi come descritto e non ho sintomatologie in atto, non esco dall'acqua finchè non ho esurito le mie scorte.
Qui lo dico e qui lo nego, ma io farei cosí¬ e ... ora giù a tirare sassate [

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Salutissimi [

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