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ARGOMENTO: I miei primi..114 metri! Il relitto delle catene!

I miei primi..114 metri! Il relitto delle catene! 15/09/2011 11:41 #1

  • Ciro1983811
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Domenica mattina ore 6.00 ...

Esco di casa e la giornata parte di m**da ... mi hanno distrutto una fiancata della macchina nuova.. 7 giorni di vita...

La cosa migliora un pochino quando vedo segni di gessetto giallo a terra.. mi avvicino al parabrezza e con grande sollievo vedo un foglio della Municipale che segnala un sinistro e mi invita a recarmi all'ufficio incidenti ... OK .. sono salvo... pagheranno i danni! ... però cavolo 7 giorni di vita...

OK via si parte .. Livorno-Genova ... 1 ora e mezza bella tirata, con pit stop a Brugnato Borghetto dove trovo il mio compare Davide Bianchi, cornetto e cappuccio... mi prende per i fondelli per la macchina... nuvoletta nera e lampi sulla mia testa... non ci voleva proprio con una giornata cosí¬ intensa ... UFFA!!

Arriviamo a Genova Fiera, dove ci accolgono Lorenzo (Del Veneziano) ed Eva col diving completamente sottosopra.. tutto smontato.. trasloco in corso, dalla prossima settimana si spostano al molo dell'aeroporto. OK .. caffè e 2 chiacchere tanto il terzo sub, Andrea Bada, ancora non si vede. Oggi si va sul piroscafo Nina, conosciuto come relitto delle catene per il contenuto delle stive, piene di catenaria da ancora dalle maglie enormi.

Mi hanno detto che quando entri in stiva e vedi il groviglio di maglie metalliche sembra di essere all'inferno... vedremo.

Si scarica e si monta, si controlla tutto alla perfezione. Siamo due in circuito aperto (immersione piuttosto "spinta" in C.A.) e Andrea col Megalodon CCR. La bega della macchina distrutta piano piano si fa sempre meno presente.. l'emozione sale.. la concentrazione anche.

Check.. 15+15 a 250 bar con un ottimo 10/65, controllo primi stadi, secondi stadi manometri, fruste .. tutto OK. Torcia OK, torcia scorta OK,
cesoie inox al polso OK, pallone grande da deco OK, computer OK, digital gauge di scorta OK, tabelle al polso OK. cazzillo giallo emergenza Ok, reel 100 metri OK, spool 45 metri OK, maschera di riserva OK... c'è tutto!
Controllo le stage, oggi esageriamo... 7 litri di 15/45@230 per trasporto discesa e prima risalita, 11 litri di 20/30@230, 10 litri di nx40@230, 9 litri di nx/80@230 .. controllo imbraco, moschettoni, erogatori .. tutto OK ..

E si carica sul gommone che fatica! La situazione è imbarazzante, un gommone di 8 metri per sole 3 persone, ed il carico è ridicolo .. 2 bibo 1 reb e 10 stage, più 2 stage di riserva su cima deco e un gruppo col mono per il subacqueo di assistenza in acqua..... guardo il tutto e capisco perchè molti diving certe immersioni non le prendono proprio in considerazione, anche se le paghiamo mooolto care.

Si parte, ore 9:40 ... la bellezza del golfo di genova è che c'è proprio in mezzo un lungo canyon sommerso che scende dritto a 700 metri, per poi a largo finire a -2000mt. Quindi appena un miglio da costa c'è la batimetrica dei 100 metri.

In dieci minuti di gommone siamo sul punto. Il piroscafo Nina è affondato nel febbraio del 1944 per urto contro mina in navigazione da Genova a Nizza. La zona di prua ci dice Lorenzo essere distrutta mentre dal castello centrale fino all'estrema poppa il relitto è intatto in assetto di navigazione.

In ogni caso anche se fosse integra anche la prua, le dimensioni e la profondití  sono tali da non permettere una visita completa in una sola immersione, quindi decidiamo di puntare alla poppa, timone ed elica, stive e rientro sul castello.

La particolarití  del relitto, oltre alle stive piene di catene è la posizione: la poppa è poggiata all'inizio di una caduta ripida da 115 a 150 metri, con l'elica che sporge sul crinale. Quando c'è visibilití  se si riesce ad allontanarsi qualche metro di lato e si scende all'elica, la visione è impressionante... anche la pala in basso è libera e la sabbia scende velocemente nel nero totale.

Arrivati sul punto si vede la tanica del pedagno fisso a 5 metri... gií  buono, almeno in superfice è limpida! l'assistente si tuffa per recuperare la cima e siamo ormeggiati in men che non si dica!

Acqua ferma e nessuna corrente, siamo fortunati e possiamo quindi vestirci con calma e tuffarci senza stage che ci verranno passate in acqua. In questi momenti l'adrenalina parte a mille, è una delle immersioni "top", di quelle che quando inizi il percorso in tecnica sogni come traguardo...

Addobbato come un vero asino da soma, controlli finali, 4 stage ingombranti... controllo che non ci siano fruste o cavi torcia in posizioni pericolose.. tutto ok.. agrappati alla cima del pedagno. 30 secondi di relax, calmo il respiro... cenno di ok.. mente svuotata, massimo focus, sgonfio il gav.. e incominciano le 2 ore e mezzo di silenzio mare e io interiore...

La discesa comincia con in bocca il 7 litri di 15/45 che mi porterí  dritto agli 80-90 metri in modo da risparmiare qualche bar del bibo e stare piu tranquillo. Per scendere preferisco la posizione verticale, gambe distese e pinne verso il basso. Potra sembrare atipico o poco elegante, ma la resistenza offerta all'acqua è decisamente minore e ad alte velocití  di discesa la stabilití  è maggiore e si riduce il senso di vertigine.

L'acqua è azzurro turchese, una rara meraviglia per il golfo di Genova!! 1 minuto controllo e sono a 30 metri, compensa, gonfia la stagna via.. via ... da azzurro turchese si passa a blu elettrico... meraviglioso.. 2 minuti.. 60 metri ... ripenso a 2 anni prima quando questa era la quota massima che mi rendeva entusiasta... vola via presto... da blu elettrico si passa a blu scuro.. 80 metri.. il blu è notte, il respiro rallenta e diventa profondo l'acqua è ancora pulita.. incredibile!!! Gonfio leggermente il gav per rallentare altrimenti farei la frittata sul cassero del Nina. 3 minuti, 90 metri, l'acqua diventa un pò lattiginosa.. azz peccato! lo sapevo!... Torcia accesa, passaggio al bibo di 10/65, riconfiguro la frusta del 7 litri, controllo.. 110 bar .. azz come vola via un 7 litri solo per una discesa!

96 metri, base del pedagno, 30 secondi per fissare una strobo che ci aiuterí  a ritrovare il pedagno ... OK.. relax controllo respiro profondo e calmo. Bene, un OK ai compari e ci avviamo... giu dal cassero arriviamo sulla coperta. 102 metri e .... sorpresa.. l'acqua schiarisce di nuovo.. nero limpido ... stimo circa 10 metri di visibilití .. la fascia di sporco avvolge appena la struttura dle cassero. Non c'è corrente, ottimo perchè altrimenti carichi come muli, avremmo dovuto abortire.

4 minuti, ci incamminiamo seguendo la fiancata di sinistra, vedo il boccaporto delle stive, ci vediamo dopo ..! scendiamo lungo la murata.

- 104, sul fianco della nave c'è una crepa larga 50 cm che corre dal basso all'alto, all'interno si vedono alcune maglie delle catene, credo sia il punto di contatto con la mina e la causa dell'affondamento.. guardo in basso e vedo solo nero, la sabbia non si vede ma so che è a 110-112 mt.

torniamo sulla coperta, ci sono argani, resti delle bitte, dappertutto cimette da pesca pericolose, lenze.. ci vuole occhio e circospezione...arriviamo sull'estrema poppa e il nero che si staglia davanti e sotto di noi incute timore.. 7 minuti, 180 bar.. cenno ai compagni ... ok.. andiamo a vedere l'elica!!

Il salto nel nero è da vertigine... la poppa rientra velocemente ci troviamo sotto la murata, c'è qualche cima e dei pezzi di rete che cadono dall'alto e rendono l'atmosfera ancora piu emozionante, si vede il timone, girato verso sinistra, in tutta la sua altezza, qui stranamente la visibilití  è ancora migliore... eccola, dietro al timone ... cavolo ma è davvero grande!! Sembra quasi l'elica dell'haven anzi probabilmente il diametro è quello, ma ha solo 4 pale, visibili tutt'e 4.

Controllo manometro, siamo al 9 minuto, 160 bar .. computer.. azz!! 109...110.. vedo la sabbia qualche metro sotto, mi sposto nuotando di lato per qualche metro per osservare l'elica di prospettiva laterale.. 111 .. 112 .. ripenso al video del nina del GERS visto su youtube. Sono esattamente nel punto dove si sente implodere un galleggiante che alleggeriva la telecamera.. il respiro è più denso e pesante nonostante il leggerissimo trimix al 65% che sto respirando, la lucidití  è ottima, ma non so spiegare perchè, ma avverto tutta la pressione dell'enome massa d'acqua che mi sovrasta.

sono a 114 metri, a un metro dal fondo, di lato all'elica e volgo lo sguardo verso la caduta di sabbia, è davvero davvero impressonante. Un brivido mi percorre la schiena, sono veramente ai miei limiti, ed in una zona molto sperimentale della subacquea moderna, la "sfida" sarí  risalire correttamente e senza sintomi. Cenno ai compagni, 11, minuti è tempo di tornare sulla coperta.

Alzando lo sguardo resto sconcertato... non mi ero accorto dall'alto di quanto alzasse la murata di poppa... ben 12 metri e si percepiscono tutti!!.. Con calma e controllo siamo di nuovo sulla coperta, -102 .. andiamo piano verso le stive, ecco il boccaporto, scendo dentro in hovering, -107 .. ecco le catene sparse ovunque e con qualche anello rimasto attaccato piu in alto, scorrono in diagonale nella stiva.. è vero allora, sembra proprio un girone infernale ricoperto di limo finissimo. Senza sollevare sospensione giro un pò si me seteeso per dare un0occhiata.. la tensione è massima, ci sono anche qui alcune cime piu o meno grandi che percorrono l'apertura del boccaporto, si deve riuscire con cautela per non trovarsele addosso.

Sono fuori, siamo a 14 minuti.. torniamo verso il cassero centrale. alla base del cassero c'è una porta che da su una ampia sala interna, dove ci sono scale bagni e sopra la sala comando. tutti i pavimenti e i soffitti erano in legno e gran parte è crollato. Quello che è rimasto in posizione è oramai marcio e pericolante. L'accesso a questa sala quindi ci è stato vivamente sconsigliato da lorenzo perchè le bolle del C.A. creerebbero nonpochi problemi. Lasciamo entrare Andrea col Rebreather che nonn ha di questi problemi. Vedo che si infila per metí  corpo, dí  un acchiata ma non si spinge oltre, non è il caso al 16esimo minuto di fondo. Torniamo ai 96 metri sul tetto del cassero. Ci sono le gruette delle scialuppe in posizione di calata, ache qui reti e cuni ovunque, muoversi piano e oltretutto siamo entrati nella nuvola di sospensione. Da 2 aperture si intravede l'albero dell'elica, sicuro che di la si arriva in sala macchine, ma non si passa con le stage, una penetrazione richiederebbe rebreather e lasciare i bailout fuori, non ci pare il caso :D

Vediamo distintamente la strobo, siamo a 19 minuti, riguadagnamo il pedagno, riprendiamo la strobo, 20 minuti 110 bar. Caro Nina.. GRAZIE! sei stato magnifico, imponente e generoso ad esserti mostrato cosí¬ chiaramente.

Ed ora comincia il difficile.. 130 minuti di deco da smaltire, carichi di inerte fino all'osso (nel senso della parola). 90 metri, potrei andare dritto ai 70 e prendere il 20/30, ma gií  che abbiamo ancora i 110 bar di 15/45 nel 7 litri, abbassiamo un pò la frazione d'elio. Swich al 7 litri di 15/45, lascio il bibo a 100 bar, buono. 2 minuti e sono ai 70 metri, altro swich al 11 litri di 20/30. Il nero ha gií  lasciato spazio al blu profondo... sembra quasi di aver lasciato la luna per tornare verso la terra.

Riconfiguro il 7 litri e lo metto al d.ring posteriore cosí¬ non darí  fastidio, mentre completo il primo deep stop, 3 minuti a 70. Lascio quindi i 70 per fermarmi altri 4 minuti ai 50 mt... la temperatura polare comincia a mitigarsi, e meno male..!! ancora via dai 50 per 4 minuti ai 40, dove ci rasggiunge il safety diver come concordato per sincerarsi delle nostre condizioni, porgerci eventuale stage di emergenza ed infine alleggerirci dalle stage vuote. Proseguiamo con 4 minuti ai 33 metri. Quindi ai 30 passiamo al Nx40 e lasciamo anche la stage di 20/30, oramai agli sgoccioli, al safety che ci saluta e torna in superfice. Dai 30 in poi, di 3 metri in 3 metri ci avviciniamo alla superfice.

ai 23 metri una gradita sorpresa!! Una coppia di MOLA MOLA, l'amico pesce luna, compare dal blu turchese e ci fa un paio di giri intorno, ci guardano con quegli occhioni un pò imbambolati... ci salutano con quelle pinnone assurde come a volerci apostrofare.."Aò ma 'ndo siete andati laggiù?? quella è zona nostra!!" .. come sono arrivati se ne vanno.. a mezz'acqua senza riferimenti... che bellezza!.

Alla fine stazioniamo un ora a 6 metri prima di poter finalmente riguadagnare il sole!!

Restiamo calmi in superfice una decina di minuti e passiamo le stage in barca. Nessuno sforzo, ci facciamo reggere per i manifold nel risalire in gommone.

Il resto della giornata scorre in compagnia di buoni amici, mangiata degna, chiacchere ... il paradiso del sub...!

Una giornata memorabile!!!

Scusate se mi sono dilungato parecchio.. di solito sono molto piu sintetico... ma oggi valeva proprio la pena, per chi è riuscito a leggere tutto!


Saluti, Ciro!









Profilo immersione

http://youtu.be/qU3HrznTK7M Video youtube del NINA (immersione precedente alla mia, del mio compare DavideBianchi)

http://youtu.be/6QXhZizKZeU Video del NINA del GERS
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I seguenti utenti ringraziano:: nemo

I miei primi..114 metri! Il relitto delle catene! 15/09/2011 13:56 #2

  • RP69
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Grazie Ciro splendida immersione e splendido racconto. [:D][:D][:D]
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I miei primi..114 metri! Il relitto delle catene! 15/09/2011 20:52 #3

  • sub79
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Concordo pienamente con RP69,
una curiosití , quale programma hai utilizzato per realizzare le tabelle?
e quale computer hai utilizzato.
Ciao
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I miei primi..114 metri! Il relitto delle catene! 16/09/2011 10:38 #4

Gran bel tuffo. Complimenti.
Saluti.
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I miei primi..114 metri! Il relitto delle catene! 16/09/2011 11:18 #5

  • Baron Gautsch
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un gran bel traguardo complimenti! anche il report molto interessante.
bravi![;)]
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I miei primi..114 metri! Il relitto delle catene! 16/09/2011 22:05 #6

  • naumachos
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Bel report,cmq rimango sempre dell'opinione che non è un relitto dove portare gente.
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