Vincenzo dice:
posso capire difetti sulle attrezzature, che lasciano sempre dei dubbi...in quanto sicuramente saranno stati esaminati dopo qualche tempo...e bisogna vedere chi le ha tenute in custodia, come le ha tenute e poi infine non per importanza chi le ha esaminate...
Esatto (mi sembra che di solito i magistrati per le perizie si affidino agli enti militari o ai vigili del fuoco). Riguardo alle perizie sull'attrezzatura ti allego questa notizia di pochi giorni orsono. fanno rifare una perizia sul materiale di un incidente occorso nel 2000 e che fece scalpore quando il corpo della sub fu poi ricuperato a 120 metri.
Mori' a Bellagio: oggi in appello il caso della valtellinese annegata, Sara Faldrini.
Bellagio. íˆ in programma oggi davanti alla terza corte d'appello il processo di secondo grado per la morte di Sara Faldrini, la subacquea di 23 anni di Chiesa Valmalenco, fidanzata dell'ex nazionale di sci Matteo Nana, morta il 27 giugno del 2000 durante un'immersione serale al Puncett di Bellagio. Accusato di omicidio colposo è Luca Marcelli, 32 anni, di Lierna, istruttore subacqueo, accusato di non aver verificato lo stato di efficienza dell'equipaggiamento dei partecipanti meno esperti. In primo grado il tribunale di Como aveva mandato assolto l'imputato. La procura generale di Milano, attraverso il sostituto Salvatore Sinagra aveva presentato appello. Oggi a rappresentare la pubblica accusa in aula ci sarí il sostituto procuratore generale Laura Bertolè Viale. La tragica dinamica di quella notte venne ricostruita con impressionante lucidití nella prima udienza del processo a Como dalla testimone Laura Buzzi, di Lecco, compagna di immersione che cercò di salvare in ogni modo la povera Sara. «Quando ci accorgemmo di essere scesi oltre il limite - disse - Sara entrò in grave difficoltí : apparentemente comunicava a gesti che era tutto ok, ma improvvisamente sbagliò un'operazione (sgonfiando il salvagente di risalita) e iniziò a colare a picco».
gianni nava