Ciao a tutti.
Lascerei da parte "pepe" e altre spezie per occasioni più "gastronomiche", credo che il problema vada affrontato in modo costruttivo, per un apporto reciproco di esperienze.
Come tutti sapete TSA lascia determinate scelte alla discrezione di ogni subcqueo, secondo le sue attitudini e soprattutto in funzione del tipo di immersione che deve effettuare e cita nel manuale (capitolo attrezzature), in modo esauriente, i vantaggi e gli svantaggi di entrambi i sistemi.
Temo di far parte del gruppo simpaticamente definito "dell'etí della pietra" perchè uso, per le miscele di fondo, due mono separati.
Il mono di destra con due rubinetti (uno per l'erogatore di emergenza con frusta di 2 metri, che monto sull'attacco più esterno, e uno per un altro erogatore con la frusta da 70 cm.).
Il mono di sinistra con un solo rubinetto, dove monto un erogatore con la frusta da 1 metro, in maniera che in caso di guasto alla bombola di destra almeno ho una seconda frusta che, anche se con molta difficoltí , posso passare ad un compagno in emergenza e poi, date le modalití con cui sono fissati, la diversa lunghezza delle fruste e pure il diverso colore i due erogatori che uso non si intralciano mai e neppure possono essere confusi.
Quello di emergenza rimane sempre in una posizione "di riposo" facilmente e autonomamente accessibile sia da me ma soprattutto da un compagno in difficoltí che, con una semplice manovra di trazione, toglie l'erogatore dalla sua sede e srotola la frusta.
NON CREDO ASSOLUTAMENTE che questo sia il sistema migliore, ma è quello che mi è più congeniale e soprattutto mi sono chiari i suoi limiti.
Devo dire che, quando abbiamo avuto problemi di congelamento di erogatori e quindi è stato necessario chiudere una delle bombole, abbiamo dovuto darci una mano a vicenda perchè (nei due casi in cui sono stato coinvolto) sia io che il mio compagno abbiamo avuto qualche difficoltí , nonostante avevamo provato diverse volte la manovra di chiusura autonoma in precedenza.
Ma purtroppo un conto è un'esercitazione e un conto una vera emergenza e questo mi lascia perplesso sulle operazioni di chiusura/apertura autonoma di apparecchi dotati di manifold e poi, come tutti sappiamo, in acqua e soprattutto se si è fondi, "il tempo è tiranno!".
Concludo (era ora!) suggerendo a tutti coloro che intendono impiegare in immersioni tecniche un determinato sistema, di provare ripetutamente le manovre di emergenza in acqua bassa, con tutte le restanti attrezzature che rendono difficili i movimenti (stagna, sottomuta, guanti pesanti ecc...).
Buone immersioni.
claudio ziraldo
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