Ma cerrrto caro ...

lo zo che zcherrzi
Di pareti sono piene i laghi, come quella di Arolo ce n'è, ma non molte, anzi a guardar bene tutte le sue caratteristiche ben poche !
Di pareti bianche calcaree ce ne sono, basta sapere dove ...

, visto che il Lago Maggiore in passato era una grande cava a cielo aperto di calce/gesso ( è ancora pieno di antiche fornaci, lungo le rive ) servita per la costruzione del Duomo di Milano, e non solo.
Di pareti bianche calcaree ce n'è anche sul Como/Lecco (Moregallo o Mandello tanto per citarne due conosciute ), la stessa Punta Granelli le ha, ma la particolarità di Arolo, oltre alla location e comodità di accesso ( se si rispetta l'ordinanza e se si dispone di carrellino ), sta nel fatto che non è liscia e raggiunge batimetriche da paura fin da subito, appena messa la testa sotto è parete ... non c'è bisogno di nuotare per portarsi sul punto, nè sopra, nè sotto il pelo dell'acqua.
Juancito bisogna arrivare al punto ed inizia a 47 metri e finisce a 100 e poco più, poi fango, Moregallo bisogna nuotare e la parete, bella, inizia da subito ma finisce a 64, Mandello devi portarti lì e finisce a 70/80, Punta Crabbia devi portarti lì e non inizia dal pelo acqua e finisce 70/80, senza contare il divieto alle immersioni, Sasso Moro devi portarti lì e finisce a 60, Punta Granelli devi sapere dove andare e scende, ma non in quel modo e non tutta bianca da subito e così profonda ... Punta Granelli ( pochi la conoscono meglio di me ...) è un bellissimo "parco giochi" , ma devi sapere dove andare e fare strada a nuoto, o sopra, o sotto, fornaci di Caldé devi nuotare per portarti sulla parete e potrei andare avanti ancora ... .
Più bella di Arolo, a mio avviso, c'è la mia preferita, quella da me "scoperta" e poi ribattezzata " la cattedrale", che ho fatto fino a -107 e che continua a sprofondare nel nero assoluto e cristallino. Peccato che per arrivare alla cattedrale devi avere un DPV o una barca o nuotare per 300/400 metri carico di bombole, come faccio io

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Altra caratteristica di Arolo è che è ampia, il fronte della falesia in superficie è di circa 1 km. e la sua difficoltà, oltre che nella profondità a cui bisogna prestare attenzione ( saper tenere la quota !

) è anche nel fatto che non è monolitica, è piena di massi franati dall'alto rimasti incastrati nella parete e che potrebbero comunque muoversi (come potebbero arrivarne altri da sopra ... massima attenzione !), oltre a non rimanere incastrati in fessure, rientri ecc. per non parlare delle reti da pesca e lenze che possono sempre palesarsi all'improvviso davanti al subacqueo. Ad Arolo di solito c'è pure corrente, a volte molto forte, più si scende e più aumenta. Parete che in passato ha assunto fama e notorietà con momenti epici di vera gloria.
A proposito di nero al lago ... quando la si fa in notturna è nero da subito !

L'ho fatta varie volte in notturna, da solo o in compagnia ( ultimamente stanno proliferando le notturne in quel sito ...

) e da solo l'ho battuta tutta fino a 60 anche in notturna

, bisogna stare attenti a non perdere la parete nei laghi, altrimenti dopo è dura

Io ogni tanto lo faccio apposta per allenarmi, quando sono intorno ai 50 mi stacco dalla parete e poi o la ritrovo con la bussola o risalgo nel nero ( al mare è nel blu, al lago nel nero e poi verdino ... ed è meno bello e più difficile che al mare risalire in libera ) a volte spegnando anche le luci. E' un allenamento duro, ma serve e mi ha ripagato quelle 2/3 volte che ho dovuto farlo davvero, non per allenamento, carico di bombole.
Prossimamente conto di andare ben oltre gli -82mt di sabato, ovviamente con le miscele adeguate, mica si può sempre "giocare" o tirare la corda con le schifomix varie

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