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ARGOMENTO: Consiglio sul Rell

Consiglio sul Rell 31/05/2007 19:20 #55

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omone, si, portala che quella ci serve poi per la birra!!!![:D]
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Consiglio sul Rell 31/05/2007 19:28 #56

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porto birra o il trita ghiaccio con tutto l'occorrente ?

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Consiglio sul Rell 31/05/2007 19:48 #57

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non c'è bisogno: venerdí¬ apre lillo!!
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Consiglio sul Rell 31/05/2007 19:58 #58

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<div class="quote"><i>Messaggio di Dody-Edoardo Pasini</i>

<br />volete spiegarmelo x favore o no ?
grazie
Dody
</div class="quote">

lungo ...

Partiamo da queste premesse di base:

1) Il lancio del pallone deve servire per segnalare la mia posizione alla barca.

2) Il lancio del pallone deve essere fatto in tempo utile: la mia posizione sott'acqua al momento del lancio non deve risultare tanto lontana dalla barca da rischiare che il pallone non venga avvistato.

3) Non ho comunque alcun problema a mantenere un assetto perfetto e a fare un tratto di risalita in libera controllata (tornero' su questo punto alla fine).

Da queste :

- Immersione profonda in mare aperto (secca, cigliata, relitto, etc.): devo avere con me quanto serve per lanciare il pallone <u>dal fondo</u>, per segnalare per tempo, come gia' ampiamente detto, la mia posizione alla barca (e qui concordo con te Dody e gli altri). In questo caso non posso privilegiare il minimalismo dell'attrezzatura.

- Immersione su un fondo di 40-50 metri. Se come detto sono in "possesso" di un buon assetto e capace di una "tranquilla" risalita controllata ho davvero necessita' di portarmi dietro la tanica o il reel ? La conclusione logica e' no, perche' in pochissimi minuti, pur rispettando i miei obblighi decompressivi, sono gia' a quota di lancio dello spool e la mia posizione rispetto alla barca non e' sostanzialmente cambiata rispetto al fondo. In questo caso posso quindi privilegiare il minimalismo dell'attrezzatura.

- Immersione profonda ma sotto costa (esempio Fenaio al Giglio, fino a 90 metri). Anche qui, confrontando razionalmente vantaggi-svantaggi (i dettagli a un altro eventuale messaggio...) e tenendo conto delle mie capacita' (e dei miei compagni) , io "preferisco" (si, verbo bandito dal DIR) portare solo lo spool (in realta' sono due) privilegiando anche in questo caso la semplicita'.

Vorrei, con questo e gli altri precedenti messaggi, svolgere un ragionamento che non sia condizionato dai "dogmi DIR" (nel senso di approvare o disapprovare a priori come fosse una "fede"), ma che si basi solo su analisi razionali/sperimentate indipendenti e concrete. Molto spesso la conclusione coincide con quella DIR – devo farmene una colpa? -, a volte no (ad esempio il confronto "razionale" vantaggi-svantaggi mi porta a mantenere i fondelli del bibo per le immersioni in acque libere ).
Un esempio:
Anni fa ho effettuato varie immersioni a Mauritius, con subacquei locali che neppure avevano sentito parlare di G.Irvine. Per questi era comunque assolutamente naturale scendere e risalire "in libera" in perfetto assetto su fondali di 45-50 metri a mezzo miglio dalla costa. Spesso, arrivati in risalita sui venti metri, non c'era neppure bisogno di lanciare il pallone (vedevamo la barca sopra di noi) e completavamo quel poco di decompressione completamente in libera. Effettuavano una risalita "DIR" ma senza saperlo ! Adesso forse questi subacquei hanno scoperto il DIR e magari e' loro "antipatico": dovrebbero per questo rinunciare ad applicare quelle capacita' che avevano gia' acquisito da soli?

Tornando al punto 3) di cui sopra, leggendo fra le righe dei vari messaggi trovo si' qui una velata "posizione democristiana" (per riprendere le parole di Dody). Se si vuole intendere che un sub che non si trova completamente a suo agio con l'assetto puo' risolvere il problema usando la cima per "tirarsi su" dal fondo alla superficie ...allora lo si dica chiaramente ..., anche se non concordo.

Indipendentemente dalle nostre preferenze, ci sono comunque casi in cui e' necessario fare tutto a mezz'acqua, senza il "conforto" della parete, o del fondo, o della cima, col solo riferimento dei propri strumenti e del compagno.
Un esempio (ma ce ne sono altri) con riferimento a fatti realmente avvenuti (e risolti senza problemi):
- Immersione in lago, parete fino a 75 metri, poi a gradini verso profondita' maggiori. Larga fascia di acqua molto torbida, leggera corrente che in quel punto tende a portare fuori dalla parete. A circa 40 metri i sub (si, errore !) perdono il contatto visivo con la parete. Soluzioni ?
a) mantengo un assetto "perfetto"; controllando bussola e profondimentro dopo poco ritorno senza problemi alla parete continuando l'immersione
b) non ho (errore) la bussola o comunque decido che preferisco interrompere l'immersione e risalire; mantenendo assetto perfetto, usando profondimetro-timer salgo fino a 20-25 metri e qui lancio il pallone; risalita controllata senza problemi
c) ho problemi a mantenere un assetto perfetto, non sono abituato a lanciare il pallone a mezz'acqua, risalgo "in qualche modo" a pinne ....con un po' di "su e giu" ?
d) ho problemi a mantenere un assetto perfetto, non sono abituato a lanciare il pallone a mezz'acqua ... scendo comunque sul fondo e da li' lancio il pallone .......? (tanto ho una miscela buona per i 90 metri ....ma se nel frattempo quella correntina mi ha spostato su un fondo ancora piu' profondo?)

Non rispondetemi che in quelle condizioni non si deve effettuare l'immersione, un fatto analogo e' avvenuto anche a Sipadan, dove nessuno si aspettava una fascia di acqua torbida ...

<u>Il punto fondamentale non e' spool o reel o tanica </u> (per la quale non ho nessuna obiezione, visto che funziona bene, se non quella dell'ingombro), <u>ma la capacita' di un assetto realmente perfetto</u> e di effettuare "tranquillamente" la risalita <u>anche senza "appigli" o riferimenti al di fuori degli strumenti.</u> Vi fidereste a salire su un aereo il cui pilota si innervosisce se entra in una nuvola?

Non ditemi per favore che questo e' scontato: personalmente riscontro questo problema di assetto (che influisce su tutta l'immersione, non solo sul problema specifico del lancio pallone) sul 60 % dei sub, ricreativi ma anche tecnici (anche se per onesta' intellettuale devo ammettere – rischio il linciaggio? - che questa percentuale si abbassa quando vedo sub con una istruzione GUE o simile).
Per chi non ha completamente superato questo problema, ritengo necessario un avvicinamento alle immersioni tecniche molto graduale e prudente: i propri limiti si risolvono imparando.

Mi accorgo di avere un po' esagerato con la lunghezza del messaggio,
ciao a tutti

Massimo




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Consiglio sul Rell 31/05/2007 20:59 #59

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ciao Massimo,
grazie della rispostona è stata la molto esauriente chiara e precisa, mi è servita.

solo un commento: secondo me quando nei post precedenti si è parlato di maggior sicurezza non pensavano a problemi di assetto (siamo tutti daccordo che chi ne ha debba continuare a fare ricreative ancora per un po' e salire su catenarie o pedagni fissi) ma a problemi nel vero senso del termine. non saprei... mi viene in mente uno che si lesiona un timpano, non continuo perchè non è carino ma certe volte le cose succedono anche ai bravi..

...ragazzi, via le mani da lí¬[;)]
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Consiglio sul Rell 31/05/2007 21:31 #60

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Ciao
Massimo concordo pienamente con te sul fatto che avere un buon assetto è fondamentale, tant'è vero che quando posso cerco di allenarmi nelle risalite nel verde (lago) e che se ne dica non è cosí¬ facile come si crede (almeno per me).
Cosí¬ come è difficile manovrare spool e reel con le mani "ghiacciate".
Però frutto di un mio ragionamento: Sarei in grado di farlo in una condizione di stress? Non lo sò, ad ogni modo preferisco stringere qualcosa trí  le mani (corda).
Angelo
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