<font color="yellow">Ciao Claudio,
rispondo al riguardo dell'opportunití di usare un secondo "primo stadio" sulle bombole di fase EANx.
Dopo aver avuto un'esperienza poco simpatica ... utilizzo da anni sulle bombole di fase contenenti EAN, la doppia rubinetteria. Due primi stadi (rigorosamente DIN), di cui uno principale e uno dotato di secondo stadio con frusta lunga 1,80.
Dal punto di vista dell'ingombro, se la frusta è ben sistemata, non noto nessuna differenza. Dal punto di vista "sicurezza" mi ha evitato in un paio di occasioni di dover sganciare una delle bombole da fianco per porgerla al compagno, il quale aveva avuto la sfortuna di avere l'unica fonte EAN in avaria.
Utilizzo in questo caso una frusta rivestita in calza di nylon, che è più semplice da riporre e di velocissima e semplice estrazione in caso di bisogno, in quanto non crea attrito con la superficie metallica della bombola. Si possono utilizzare stretti angoli di piega e studiare cosí¬ la disposizione ottimale in modo che il secondo stadio sia immediatamente raggiungibile mentre la frusta trova sistemazione nella parte bassa della bombola, una volta posizionata sul corpo.
Ritengo il caso di applicare una doppia rubinetteria solo sulle bombole di fase di EAN e non sull'ossigeno. Pianificando l'immersione avrò obbligatoriamente tenuto conto della riserva di ean necessaria per completare la mia deco ed eventualmente per condividerla con il mio compagno (che avrí fatto lo stesso), oltre alla quantití necessaria per ovviare alla perdita della bombola di ossigeno, raddoppiando il tempo previsto a quella quota (a seconda di come avrò stabilito il mio profilo decompressivo). La strategia in oggetto, in autocontenimento, riguarda immersioni decisamente impegnative, dove le teorie sul "modus operandi" sono soggettive e spaziano a seconda delle abitudini e dell'impostazione di base che ognuno di noi ha ricevuto. In caso di immersione ancor più impegnativa, ovvio alla ridondanza in autocontenimento dell'ossigeno, predisponendo in superficie persone specificatamente addestrate di grande fiducia che provvederanno, secondo un piano prestabilito ed eventuali segnalazioni a mezzo di pedagno, a fornire ossigeno puro in quota tramite narghilè, trasformando in ridondanza la bottiglia che comunque porterò al fianco e che utilizzerei in caso di risalita nel blu con ipotetica perdita della barca appoggio.
Altri esempi pratici sulla funzionalití della soluzione in oggetto, potrebbero essere menzionati al riguardo delle penetrazioni in ambienti ostruiti, che tralascio di menzionare perchè mi rendo conto di essere gií andato fuori tema.
Scusate se mi sono dilungato .....
Un carissimo saluto a tutti</font id="yellow">