Questo è uno studio (US Navy NEDU + altri famosi enti) che ha affrontato lo stesso argomento (EAN 50 vs O2), con l'unica differenza di considerare come gas di fondo EAN 32 anziché aria (e forse ... con un approccio un po' più scientifico ...):
archive.rubicon-foundation.org/8967
In sintesi, sono stati considerati vari profili di immersione, pianificando la decompressione sia con un modello tipo Buehlmann sia con VPM. In tutti i casi è stato fatto il confronto fra i risultati (espressi come probabilití di MDD) della deco con solo EAN 50 (dai 21 metri) e di quella con solo O2 (dai 6 metri).
Risultato: rispetto all'uso del solo O2, l'uso del solo EAN 50 ha presentato (sia con Buehlmann che con VPM) una probabilití di rischio di MDD
superiore (fra il 17,8% e il 96,9% in più !).
In altre parole, secondo tale studio sarebbe dimostrata una netta maggiore efficienza decompressiva dell'utilizzo del solo O2 (preso a 6 metri) rispetto all'utilizzo del solo EAN 50 (preso a 21 metri).
Si può obiettare che le cose possono cambiare se si usa come gas di fondo aria e non EAN 32 come invece supposto in questo studio , ma certo sono conclusioni che fanno riflettere (visto anche le grandi differenze di efficienza decompressiva risultanti).
Ovviamente l'uso dell'EAN 50 può essere comunque preferibile per considerazioni "pratiche" (ad esempio la possibilití di poter comunque contare su un gas che può anche costituire un back up a partire dai 22 metri), ma questo è un altro discorso.
Massimo C.