ciao a tutti.
per rispondere a tutti ed integrare l'argomento.come brevetto gue ho un tech1, e come brevetto di altra didattica tech ho un trimix 100.
ho prima fatto il trimix (7 anni fa mi pare) e poi il (gue 4 anni fa).
Mi pare che laconfigurazione gue-dir sia ormai la più standardizzata , e praticata ormai da tutte le didattiche, chi più chi meno, con l'aggiunta di qualche variante.
però molly lasciami dire che la filosofia dir non si limita alla configurazione di bill hoghart main, ma va ben oltre.
In italia come del resto in tutto il mondo gue, sarebbero veramente pochi quelli che rientrano nello standar del perfetto sommozzatore dir (se andate a vedere nel manuale foundamental cosa prescrive e cosa devi fare per avere una buona forma fisica, possimo tutti darci ai cavalli al trotto)[

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Sono d'accordo con te che l'esperienza sia fondamentale , ma sarai daccordo con me che l'esperienza cresce solamente quando osi quel pochino in piu' che va oltre alle tue capacití consolidate.
Poi non ci sono storie, ognuno di noi ha la propria quota di conforto, è vero, ma per alcuni questa quota non si muove da li di un metro[xx(]
Il problema che io avverto in questo genere di immersioni, è il fattore umano.
Ci sono persone a cui non dai una pippa e fanno cose da chiodi, altri che ti sembrano dei gran manici, nascondono problemi psicologici e insicurezze, che saltano fuori solo con la profondití
Io ho maturato la convinzione che la subacquea tecnica sia un ricettacolo (parlo in generale non è una regola) di persone frustrate, trombate e che abbiano da dimostrare aloro stesi e al mondo qualcosa.
Mi sembra palese che se vai in acqua con persone cosi' queste per quanto siano preparate, e brave possano trasformarsi in bombe a orologeria.
non penso di essere un fenomeno o di avere un esperienza esagerata, però in più di 25 anni che mi immergo e con circa un migliaio di immersioni, ho avuto l'occasone di farmi un idea di questo ambiente umano.
Il problema principale è la mancanza di flessibilití mentale che si crea a seguire spasmodicamente un metodo .
Io me ne sono reso conto dopo un po ed ho fatto una leggera marcia indietro.
Tornando al tema principale del post che è la sicurezza: ho dovuto ricredermi su certe convinzioni.
Parliamo di immersine tecnica a trimix :
la quota che vorrei riferirmi e' quella che va dai 70 ai 100m ed oltre, con percentuali di elio come mix di fondo oltre il 60% e run time intorno alle 2 ore e oltre.
Se poi chiamiamo tecnica anche l'immersione alla parete di paraggi da terra, o a quercianella , è un altro discorso.
Sicuramente può essere divertente , puoi fare esercizi, cazzeggiare e fare tante cose belle ,ma il fattore profondití non ha nulla a che vedere, quindi io la terrei fuori dalla discussione.
Non ho nulla contro questo genere di attivití la pratico pure io, forse con meno corbezzoli, e solo con un bibo, o un reb.[

)]
Terrei fuori la grotta che è un esperienza a se.
cercherò di eslicare ciò che ho maturato in questi ultimi 15 mesi.
1) immersione in relitto o su una secca: non puoi permetterti di risalire in libera senza avere un adeguato supporto di superficie (salvo emergenza estrem che ti perdi ma non deve accadere)
Le variabili sono troppe e la rogna è sempre dietro l'angolo.
Alcuni esempi: eliche sulla testa , stato del mare che cambia (con rt di due ore può succedere) , aumento della corrente che ti porta via, bisogno di gas , ti senti male.
Chi sta sopra deve sempre sapere dove sei ed avere la possibilití di aiutarti.
Possibilmente la tanto odiata stazione deco : puoi attaccare delle bombole supplementari, dei pesi in piu' per poter gonfiare la muta e stare piu' caldo, acqua da bere o roba calda.
Non dimentichiamo che siamo nella fase più delicata dell'immersione, con il cns che picchia in alto.
La tanto denigrata joint line, forse non sarebbe male? se hai le convulsioni perlomeno non rischi di andare a fondo[

]
Fondamentale è avere un piano di emergenza con procedure consolidate con il supporto di superficie.
Tempo fa in rete ho trovato un file pdf molto interessante.
Riguardava la spedizione che hanno fatto sul viminale alcuni reb diver . Mi sembra fosse quella organizzata da edoardo pavia.
se qualcuno di voi lo trova , li' è espresso tutto ciò che intendo dire e non riesco a dire ,causa spazio e tempo, in merito all' immersione sicura.
2)immersioni in parete, anche se meno ostiche di una risalita nel blu (non rischi di essere portato via dalla corrente), non dovrebbe comunque mancare il supporto di superficie, e la fase deco ad ossigeno dovrebbe essere fatta attaccata alla barca , sempre con qualcuno sopra che sa che sei li e puo' intervenire.
Per certi profili agressivi non farebbe certo schifo avere un paio di sub di supporto a quote deco.
Questo e' ciò che intendo per immersione sicura con i parametri che ho descritto all'inizio.
Certo che si può fare la famosa puntatina a 100, rimanendo in rt più accettabile. ovvio che si può abbassare la soglia di sicurezza contenendo la logistica organizzativa.
Ad ogni modo ricordiamoci che andare a queste quote in sicurezza VERA lo fai se ci vai con la comex o altra ditta di lavori offshore.
ciao a tutti[^]