Un Dir che scende a -100 con configurazione "manifold", prima o poi ci lascia le "pinne"[

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Come si fa ad essere tranquilli psicologicamente, sapendo di dover combattere contro i secondi in caso di erogazione continua a -100?
Il discorso della "profondití di tranquillití " è una minchiata.
O si è sicuri di ciò che si sa fare, o non lo si è. Se non si è sicuri del proprio addestramento è meglio cambiare sport. Più profondi si va, più veloci bisogna essere ad affrontare l'eventuale problema, nulla di più. Che differenza c'è secondo voi tra un'immersione di 60min a 50m con una di 10min a 100m? Sono più figo in quella da 100? E' più difficle quella a 100m solo perchè 100 è il doppio di 50m ed io a 50m "mi sento tranquillo"? Cosa faccio se dopo un'ora a 50m ho un problema, risalgo in superficie e chiedo aiuto al bagnino?
L'insicurezza che nasce dalla profondití è solo psicologica, perchè ci si sente lontani dalla superficie; ma è solo psicologica.
Forse il vero blocco psicologico, è il tempo che mi separa dalla superficie, quindi la deco. Un'immersione poco fonda, può avere tranquillamente più deco di un'immersione molto fonda, cosa vuol dire? Io propongo quindi un allenamento mentale che prevede immersione dopo immersione un maggiore rt, fermo restando l'allenamento "meccanico".
Forse sono andato fuori tema originale ma gli ultimi discorsi mi hanno portato qui.