Ciao Lorenzo
Diciamo che a grandi linee vanno di pari passo ... ma ci sono delle cose da prendere in seria considerazione.
Il CNS o tossicití acuta (o sindrome Paul Bert chiamala come preferisci) ci dice quanto possiamo stare ad una data PpO2, le UPTD o OTU misurano invece il grado di tossicití cronica (o sindrome Lorraine Smith), il cui limite è fissato in 625 UPTD giornaliere, questo secondo fattore è relativamente importante per i sub che scendono in CA, a differenza del primo.
I sintomi di elevato CNS variano (V.E.N.T.I.D.) e sono molto più pericolosi dei sintomi di una tossicití cronica (UPTD), che, seppur dimostri bruciori retrosternali e diminuzione della capacití vitale, i suoi sintomi sono quasi sempre totalmente reversibili.
In caso di convulsioni da CNS le cose si complicano maledettamente, se si è in acqua e il nostro compagno non è abbastanza sveglio rischiamo di lasciarci la pelle.
Se non erro il limite CNS ha un'esposizione max di 45 minuti alla PpO2 max di 1.6 (120 min a 1.5), il che significa che per quanto riguarda il CNS (e solo il CNS) una picchiatella a 20 metri in O2 non creerebbe grossi problemi, al massimo ci toglierebbe qualche minuto di esposizione, il problema grosso, anzi grossissimo, sono gli effetti collaterali, che in questo caso provocherebbero convulsioni e dio solo sa cos'altro nel giro di una manciata di secondi, mettendo seriamente a repentaglio la nostra vita e quella del compagno.
Io farei una netta distinzione tra CNS, OTU (UPTD) e PpO2 max ... del resto la didattica impone una PpO2 max di 1.4 sul fondo e 1.6 in caso di deco e comunque entro e non oltre i primi 6 metri, i 2,5 bar di cui avevamo parlato giorni dietro si riferivano a decompressioni in secco (trattamenti o cure in camera iperbarica) e riguardano quasi sempre subacquei costantemente controllati da medici e professori, noi comuni mortali non possiamo far altro che rispettare le tabelle e la didattica.
Buone bolle a tutti !!