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ARGOMENTO: solo trimix

solo trimix 11/06/2005 11:11 #1

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Ciao a tutti,
prendo spunto da una precedente discussione per chiedervi cosa ne pensate dell' utilizzo esclusivo del trimix in tutte le immersioni tecniche, esaurendo quindi definitivamente il discorso narcosi da azoto.

Secondo me sarebbe opportuno inserirlo gií  nel corso decompression col classico tx 20/40. Probabilmente un maggior utilizzo da parte nostra ne ridurrebbe i costi....

Buone immersioni a tutti...
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solo trimix 13/06/2005 15:36 #2

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Ciao Giorgio

leggo con (dis)piacere che nessuno ha risposto al tuo post.

Per quanto riguarda l'utilizzo delle Tx anche nei corsi tecnici "base" ci sono da prendere in considerazione una serie di cosette, tipo la diversa diffusione e il diverso coefficiente di assorbimento dell'elio rispetto all'azoto e l'impossibilití  di effettuare immersioni ripetitive.

Ovviamente questo è il parere di un sub della domenica (anche se faccio oltre 100 immersioni l'anno e molte di loro fatte con il reb a profondití  variabili tra gli 80 e i 130 metri)

Se vuoi un parere vero rivolgiti al genio del forum, lo chiamo genio perchè è apparso dal nulla come A...ladino.

Stavo giusto leggendo un suo post:
________________________________________

- i medici iperbarici non sanno nulla di decompressione. Per favore ...
________________________________________

Quindi, se i medici iperbarici (tra l'altro ne conosco più di uno e sono delle persone preparatissime e disponibilissime sotto tutti gli aspetti, uno tra tutti il dott. Paolo Della Torre) non capiscono niente, chi asserisce ciò deve essere davvero un genio, spero ci illumini sulle sue immense conoscenze e sulla sua lungimirante vita da sub, è una fortuna che sia apparso su questo forum, non so come avremmo fatto senza ...

Ti auguro un buon inizio settimana

Fabrizio

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solo trimix 13/06/2005 17:38 #3

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<BLOCKQUOTE id=quote><font size=2 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote> Per quanto riguarda l'utilizzo delle Tx anche nei corsi tecnici "base" ci sono da prendere in considerazione una serie di cosette, tipo la diversa diffusione e il diverso coefficiente di assorbimento dell'elio rispetto all'azoto e l'impossibilití  di effettuare immersioni ripetitive.<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>


Perché sarebbe "impossibile" effettuare immersioni ripetitive? A me risulta che l'elio sia altrettanto veloce nel diffondersi quanto ad uscire dai tessuti (per questo molti introducono tappe fonde). Se contiamo poi che la sua solubilití  (soprattutto nei grassi ma in generale in quasi tutti i tessuti) é notevolmente inferiore a quella dell'azoto, il bilancio non è poi cosí¬ sfavorevole. Non sono un amante delle ripetitive e non posso dire di averlo fatto spesso, ma mi è capitato diverse volte di fare un'immersione con 15/55 la mattina, rabboccare ad aria l'avanzo e farne un'altra il pomeriggio.

Direi che le principali controindicazioni siano di carattere logistico/economico.

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=2 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote> Secondo me sarebbe opportuno inserirlo gií  nel corso decompression col classico tx 20/40. Probabilmente un maggior utilizzo da parte nostra ne ridurrebbe i costi.... <hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Condivido quanto auspichi ma non sono altrettanto speranzoso sulla riduzione dei costi.

Ciao
Matteo

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solo trimix 13/06/2005 20:51 #4

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=2 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
...
Per quanto riguarda l'utilizzo delle Tx anche nei corsi tecnici "base" ci sono da prendere in considerazione una serie di cosette, tipo la diversa diffusione e il diverso coefficiente di assorbimento dell'elio rispetto all'azoto e l'impossibilití  di effettuare immersioni ripetitive.

....
Quindi, se i medici iperbarici (tra l'altro ne conosco più di uno e sono delle persone preparatissime e disponibilissime sotto tutti gli aspetti, uno tra tutti il dott. Paolo Della Torre) non capiscono niente.......

Fabrizio

<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Dai Fabbrí¬, non ti incazzare. Visto che in fondo sei simpatico, quantunque un po cazzaro, facciamo cosí¬. Chiedi al peraltro esimio e disponibilissimo Dott. La Torre di dirci quali sono (ad oggi) gli studi sulla saturazione da elio dei tessuti umani (immagino che intendessi dire questo quando hai parlato di diffusione ed assorbimento) e come sono calcolati i tempi (algoritmo di calcolo degli emitempi).
Avrai delle sorprese.
E finirí  come quando ho domandato degli "studi" di Longobardi. A proposito, quali sono le sue pubblicazioni scientifiche ?
Facciamo questa prova? Aspetto con ansia!

Buona settimana anche a te

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solo trimix 13/06/2005 21:24 #5

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Grazie Fabrizio per aver risposto ma, soprattutto, i miei complimenti per come ti sei definito (sub della domenica) malgrado il numero di immersioni e le profondití  che raggiungi si commentino da sole. La modestia credo debba essere alla base di ogni subacqueo tecnico. Anche io mi immergo da parecchi anni e quasi tutti i giorni (30/40 mt.) seppur in apnea e ti posso assicurare che il sottoscritto si considera ancora meno di un subacqueo della domenica.

Ciao
Giorgio



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solo trimix 14/06/2005 09:50 #6

<BLOCKQUOTE id=quote><font size=2 face="Verdana, Arial, Helvetica" id=quote>quote:<hr height=1 noshade id=quote>
........ Anche io mi immergo da parecchi anni e quasi tutti i giorni (30/40 mt.) seppur in apnea e ti posso assicurare che il sottoscritto si considera ancora meno di un subacqueo della domenica.
.....

<hr height=1 noshade id=quote></BLOCKQUOTE id=quote></font id=quote><font face="Verdana, Arial, Helvetica" size=2 id=quote>

Ciao Giorgio,
bellissima risposta, i miei complimenti.
Riguardo la tua domanda ed a quelle di altri che chiedevano lumi sull'uso di miscele a quote "basse", entro i 60 per intenderci: personalmente lo ritengo utile, addirittura essenziale appena superi i 50 metri.
E' assolutamente falso il problema delle ripetitive. Ho personalmente effettuato numerose immersioni ripetitive in trimix ed in alcune occasioni, per esigenze operative, sono arrivato a tre immersioni in una giornata (di cui una a 80 metri per 25 minuti di fondo).
Oltre alla riduzione della narcosi esistono altri problemi:
- sforzo respiratorio, oltre le 6/7 ata diventa pesante respirare aria. Ogni sforzo può incrementare pericolosamente la produzione (e l'eventuale ritenzione di co2). E il co2 è un nemico tanto mortale quanto sottovalutato nella pratica sub.
- PPO, a 60 metri siamo quasi a 1.5 ata di pressione parziale ossigeno.
- caratteristiche dell'azoto e possibilití  di PDD spinali anche in immersioni senza decompressione o senza violazione delle regole decompressive (le cosidette inspiegabili, ultimo caso 2 settimane fa in tirreno).



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