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ARGOMENTO: X chi non va all' Eudi ...

X chi non va all' Eudi ... 21/03/2019 21:27 #97

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Mercury90 ha scritto:
P.s. A me le risalite in libera piacciono un sacco, mi danno un senso di libertà incredibile. (Non entro nel merito di facile difficile buono brutto bello o cattivo, sopratutto di parlo di risalite da 40/45 mt non dà 100 o più. Chiuso il p.s.)



A chi lo dici ! B) Anche a me piacciono tantissimo sia le discese che le risalite in libera nel blu, tanto che appena posso lo scrivo sempre ... :lol: :lol: , non è infatti la prima volta che me lo sentite dire ... :whistle: si vede che come tutti i vecchi inizio a ripetere sempre le stesse cose :woohoo: :P :S .



Riguardo la difficoltà, già intrinseca di per sé, maggiore o minore al lago rispetto al mare, io la vedo così, avendo fatte sia le une che le altre.
Al mare ne ho fatte tante dai 50 ai 75/80 sia leggero che carico, anche per emergenza, oltre che per necessità o "scelta", quando la si poteva attuare. Al lago ne ho fatte di meno, sia leggero che carico, ma abbastanza per capire che l'ambiente, di per sé già maggiormente ostile rispetto al mare, in quel caso amplifica la difficoltà della manovra.

Al mare, di solito, ci si immerge con barca appoggio e anche se non c'è, o non si può filare, una cima guida, la risalita in libera, oltre che più "piacevole" per la vista ed i sensi, viene guidata dalla luce (strumenti a parte, è ovvio) che filtra dalla superficie ed a volte si fanno incontri col pesce che danno immediatamente la misura di quello che si sta facendo ( alto, basso, tengo quota, si riduce il senso di disorientamento, se sopravvenuto ), inoltre arrivati alla quota che si ritiene opportuna ( meglio prima che dopo se c'è tanta deco da fare ... ), si lancia il pallone di segnalazione in modo che il barcaiolo lo possa avvistare e seguirci, casomai ci fosse corrente ( questa è una difficoltà maggiore al mare, rispetto al lago, anche se le correnti ci sono pure lì ), pronto a recuperarci una volta a galla.

Al lago, di solito, non ci si immerge dalla barca e quindi non si ha nessun tipo di assistenza in superficie ... e già questa di per sé sarebbe una bella difficoltà aggiuntiva rispetto al mare ... e anche se non si è da soli in immersione lo si sarà dopo, una volta persa la parete ed iniziata la manovra di risalita in libera. Mettiamoci pure l'acqua fredda, il nero che disorienta, la visibilità che, per quanto buona possa essere, se hai perso la parete non te la fa certo intravvedere da lontano, l'assoluta mancanza di pesce pelagico, la luce che non ti arriva se non negli ultimi 20/30 metri, l'intenso traffico di natanti che quasi sempre hai sulla testa se appena appena ti allontani da riva, dalla parete, e il fatto che non sai se sopra la testa hai acqua o un tetto di roccia o una rete fantasma fluttuante :woohoo: e il gioco è fatto.



Te ne racconto una ( non so se l'ho già raccontata, nel caso chiedo venia, causa età avanzata :( :P ), l'ultima risalita in libera al lago è stata quasi un anno fa ed è stata di emergenza causa problemi all'attrezzatura, che ho risolto, ma mi hanno portato ad allontanarmi dalla parete.
Ero in aria, fondo, intorno a 65, e carico ... oltre al bibo ed alle deco avevo pure un'altra S80, il tempo di capire e risolvere ed ero risalto di quei 15 metri ed avevo perso la parete ( e devo dire, senza falsa modestia, che fui già bravo e molto pronto nel risolvere ... ), purtroppo quella volta ero senza bussola ( grave errore al lago, bisognerebbe averla sempre, ma a volte lo si sottovaluta .. .) e non avevo il computer con bussola integrata come quello che ho preso in seguito.
Appena sistemato il problema e resomi conto di aver perso la parete la prima cosa che ho fatto ( sbagliando ! ) è stata di nuotare in quota, nel nero, verso la parete che pensavo, anzi ne ero "sicuro", fosse in una certa direzione. Dopo 3/5' di nuoto ( non più di 50mt) e non vedendo nessuna parete ho capito che avevo preso la cantonata ed ho fatto il secondo errore ( ero calmissimo, tranquillo e concentrato, ma non avrei dovuto farlo lo stesso ), ho nuotato nella direzione opposta per altri 5' prima di ravvedermi e fare quello che avrei dovuto fare subito e cioè restare sul posto e fare tutta la risalita, deco compresa, senza nuotare in nessuna direzione. E' come in un bosco in montagna, se ti perdi e non conosci il territorio non puoi andartene in giro alla cieca peggioreresti solo la tua situazione e in un bosco comunque c'è sempre qualche punto di riferimento, in acqua no.


Una volta terminata tutta la risalita, deco compresa, ho messo la testa fuori con mille attenzioni per fare il punto e vedere dov'ero ed ero in mezzo al lago !!! :woohoo: Corrente ... :side:

Prima di riemergere avevo anche preso in considerazione di sparare il pallone, ma poi ho pensato bene di non farlo per 2 motivi, anzi 3 ... primo che non c'era nessuno in superficie ( barca...) che avrebbe potuto aiutarmi, secondo che se avessi sparato il pallone e fossi stato lontano dalla riva, come poi ero davvero, chi lo avesse visto, altri sub, avrebbe potuto pensare ci fosse un'emergenza ed allertare i soccorsi ... e considerando che avevo anche la moglie a riva, non era il caso di creare falsi allarmismi, terzo ... il lago è pieno di motoscafi che sfrecciano, se ne fregano del tuo pallone ( neanche a riva rallentano, 'sti stronzi :angry: :evil: ) e magari mi agganciavano pure :woohoo: .

Ho fatto gli ultimi 3 metri di risalita a velocità da bradipo, attentissimo a rumori e vibrazioni nell'acqua, prima di mettere fuori la testa ... .

Per tornare a riva ho poi dovuto nuotare per 40' in immersione a circa 5 metri di quota, riemergendo altre 2 volte per vedere se la direzione fosse corretta, sempre con la massima circospezione, e una volta arrivato a circa 200 mt dalla riva ho poi proseguito a nuoto di superficie a dorso.
Una volta a riva ho dovuto rassicurare i presenti, amici sub e moglie, che erano già "agitati" avendomi visto nuotare in superficie da così lontano ( figuriamoci se sparavo il pallone ... :whistle: ), minimizzando l'accaduto e non entrando nei particolari, se non in seguito.
Dopodiché, ho poi provveduto a riportarmi ai 6 metri e farmi una bella mezz'ora abbondate di O2, non si sa mai B) , a cicli di 12-3, nonostante fossi pulito e non avvertissi nessun sintomo, meglio andare sul sicuro, tanto O2 ne avevo, l'acqua era calda, in superficie erano tutti tranquilli e io avevo ancora voglia di stare in acqua :woohoo: , devo essere malato, lo dico sempre ... :whistle: :lol: :lol:
mai strach


l'Uomo non può scoprire nuovi oceani, se non trova il coraggio di perdere di vista la riva.



HElio, O2lio e peperonciN2o
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