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ARGOMENTO: Trimix dive: Piroscafo Nina 97/115mt- Il ritorno

Trimix dive: Piroscafo Nina 97/115mt- Il ritorno 28/08/2020 14:50 #7

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Mercury90 ha scritto:
Prima di tutto, complimenti grande tuffo. Ha tutte le caratteristiche per essere il tuffo più difficile, profondità torbido buio lenze difficoltà orientamento, ho letto e sentito dire che sia davvero il più difficile.....ancora bravi.

Discorsi miscele....sistemarla sarebbe stato davvero complicato anche con un booster che ti permette di lavorare a 230/240 non sarebbe uscita perfetta da farmacisti lo stesso. Potevate svuotare un po' e sistemarla :lol: :lol:

Anche secondo me avete fatto bene a salire in libera senza incaponirvi nella ricerca del pedagno, avreste sbagliato in entrambi i casi a mio avviso. Mi spiego: lo cerchi e lo trovi magari al 25esimo...ok lo hai trovato ma ti ritrovi a dover fare 30 in più e con le bocce quasi tutte giuste se non a stecca....oppure ancora peggio lo cerchi non lo trovi e sei pure corto di gas....giusto allungare 1 minuto e poi andare su. Fare un relitto del genere dove il non trovare la via va messo in conto a certe quote, denota la vs capacità e maturazione. Davvero bravi.....poi c'è anche qualcuno che magari si avventura non trova il pedagno e son bei cazzi...anche a quote molto inferiori.

Io sono curioso di sapere come un diving top come Tigullio gestisce la cosa. Hanno stazione deco indipendente dal gommone? Safety divers? Ha seguito subito voi o ha aspettato? O è arrivata da voi e poi è tornata dal resto del gruppo?

P.s. mi sono letto il report 2 volte proprio per gustarmelo....hai migliorati anche a scrivere :lol: :lol: :P :P

Grazie caro per i complimenti, :cheer:
La mix ci poteva stare, visto le condizioni di contorno che poi abbiamo trovato volevo stare un po' più largo con 10/65 , due anni fa 10/70 .
Ho evitato di fargliela svuotare ,alla fine si poteva fare. Si fare i 25 di bottom sarebbe stato un aggravante anche psicologica maggiore .è stato giusto cosi, anche se per i 25 ci stiamo lavorando :woohoo: :woohoo: :woohoo:
il d16 va pompato a bomba 250 bare non a 210 , sicuramente le bocce le tiri secche, soprattutto ena50, devo farci due calcoli seri.

il gommone nella situazione specifica ha una stazione deco indipendete, non c'era corrente non ci siamo spostati molto , cmq si ha agganciato il mio pallone al 25' è stato sopra la testa, sul pedagno ha fatto agganciare la barca dei pescatori cosi gli tenevano il punto fermo.
Safety diver non è previsto.
In realtà su questi tuffi dicesi assistenza tecnica : un passaggio barca, bombole di ean50 e oxy lungo la cima e ritiro dei vuoti.

di la verità hai letto due volte perché nn si capiva un cazzo :lol: :lol: :lol: :lol:
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Trimix dive: Piroscafo Nina 97/115mt- Il ritorno 28/08/2020 15:01 #8

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E dai non fare il farmacista, 10/65, 12/60 10/70 :lol: :lol: farla svuotare avrebbe voluto dire miscele al CO per i prossimi 5 anni per ripicca :lol: :lol: alla fine era errata ma era nel range...
Per i 25 come tutti sanno io un po' di conti li ho fatti....bisogna imparare a respirare poco :lol: :lol: :lol: in questo il D20 aiuta però con il resto c'è poco da fare.... A mio avviso l'alluminio non permette di giocare con le pressioni come l'acciaio.
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Trimix dive: Piroscafo Nina 97/115mt- Il ritorno 31/08/2020 09:06 #9

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A quelle quote per l'Ossigeno fare il farmacista " è d'obbligo", perchè se un punto o due in più o in meno per l'Elio o l'Azoto sostanzialmente non cambiano nulla, per l'Ossigeno invece potrebbe anche essere un problema visto che a -112 metri ( quota massima raggiunta, senza contare la profondità media del tuffo sul fondo e la difficoltà dello stesso ) una FPO2 del 10% porta ad una PpO2 di 1.22, mentre una FPO2 del 12% porta invece ad una PpO2 di 1.46 ... è vero che in CA ci si resta pochi minuti e poi si inizia a risalire, ma a quelle quote se si riesce a non andare oltre una PpO2 del 1.2/1.3 è meglio, poi che uno si faccia andare bene quelllo che ha è un'altro discorso ... ;) .

Per i 25 non pensare di essere stato il primo a fare 2 conti :P :lol: :lol: :lol: e di sicuro è meglio se si consuma poco là sotto, ma questo anche se non si fanno i 25@100, in caso contrario ... o si esce prima, o ci si porta appresso una cisterna a traino ... o si passa al REB :lol: :lol: :lol:
mai strach


l'Uomo non può scoprire nuovi oceani, se non trova il coraggio di perdere di vista la riva.



HElio, O2lio e peperonciN2o
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Trimix dive: Piroscafo Nina 97/115mt- Il ritorno 31/08/2020 09:17 #10

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manetta ha scritto:
Paolino grazie della buona volontà, riguardo il grafico, ma ... se semo capiti, va bene dati inutli, ma fino ad un certo punto :lol: :lol:


Con REB sulle spalle, sapendo cosa fare e a cosa vai incontro a livello RT e deco e con un gommone di appoggio sulla testa puoi anche permetterti, se serve, di allungare qualche minuto, ma in CA la scelta è stata, senza ombra di dubbio alcuna, la più giusta, non si discute nemmeno !

Un paio da 80 metri le ho fatte anche io, da solo e per motivi vari, e non ci ho pensato nemmeno un attimo se si deve si va, nessun problema. Al lago ogni tanto lo faccio per allenamento, forse l'ho anche già scritto, a risalire da solo nel nero dai 50/60 metri e serve ... anche lì un paio di volte ... come sempre addestramento duro, "guerra" facile :P .



Rischio impiglio sempre possibile e a seconda del caso reazione differente. A tal proposito ricordo che già nel corso 1° stella ai tempi se ne parlava, ovviamente con configurazione leggera/turistica, dopotutto è "risaputo" che i corsi federali di un tempo ( oggi molto, ma molto meno) erano i più tosti e completi, forse fin troppo, forse ... :whistle: e tal proposito Hermes almeno 2 li hai conosciuti di "federali", uno quest'anno in Sardegna, lo "sfuggente", e un'altro sempre in Sardegna, ma l'anno scorso, quel pirla con cui ti sei accompagnato sul Gazzella.
Dando per scontato che sarebbe meglio fare in modo di non trovarsi mai impigliati facendo la massima attenzione prima, cioè girando al largo dai possibili pericoli, e che il migliore aiuto in questi casi sarebbe avere un compagno capace, con le palle, che non si spaventi e non complichi le cose altrimenti meglio da solo anche in questo caso, la/le tecniche in questi casi sono semplici, primo fermarsi immediatamente quando ci si sente "tirare", "bloccare", o ci si rende conto di essere rimasti in qualche modo impigliati, secondo, FONDAMENTALE, non girarsi mai per vedere cosa ci trattiene, perchè se l'impiglio è semplice e abbiamo solo un mono forse ce la caviamo, ma se siamo carichi di bombole e/o l'impiglio è serio allora se ci giriamo rischiamo sicuramente di complicarci la vita se non peggio, terzo MAI farsi prendere dal panico, più facile a dirsi che a farsi concordo, ma una volta passata la scarica di adrenalina DOBBIAMO riprendere il controllo mentale di noi stessi.
Una volta esauriti i primi 3 punti, si passa alla seconda fase e cioè capire cosa ci trattiene e l'entità dell'impiglio tornando leggermente indietro senza girarci e magari scoprire che ci siamo già liberati da un qualcosa che sembrava bloccarci ( già successo personalmente varie volte, con un anello di una catena o spuntone in un relitto ), ma così non era. Se abbiamo solo un mono sulle spalle e anche fermandoci/tornando leggermente indietro restiamo bloccati allora ci sganciamo il gav e liberi dalla presa e ovviamente con l'erogatore in bocca :lol: :lol: ci allontaniamo leggermente dal gav e ci giriamo a vedere cosa ci tratteneva, risolviamo ( sempre almeno uno strumento da taglio appresso ), ci rivestiao e continuiamo l'immersione. Se siamo più vestiti la cosa potrebbe essere anche molto più difficile da mettere in pratica e allora dopo i primi 3 punti cerchiamo di capire, restando fermi su posto, cosa ci trattiene e come con minimi movimenti laterali del capo e usando le mani lungo il corpo cercando di non peggiorare la situazione ( di solito sappiamo già cosa ci è successo, una cima o rete che abbiamo visto passandoci vicino, una lenza che abbiamo visto all'ultimo momento ) e comunque cercando di mettere " in trazione" l'impiglio se non riuasciamo subito a liberarci. Mettere in trazione l'impiglio serve a capire quanti sono e come sono i punti d'impiglio e facilita il taglio degli stessi con uno strumento adeguato, man mano che tagliamo ci liberiamo e andiamo verso l'alto, tutto mooolto delicatamente e con gradualità, sperando di non essere dentro un tramaglio, in questo caso si taglia per cercare di uscirne senza intestardirsi nel volersi liberare del tutto, il minimo indispensabile per muoversi e risalire, metti in trazione quello che devi tagliare e tagli e così via, non c'è altro, il resto è culo o sfiga a seconda del risultato finale :woohoo: :P :lol: :lol:
Se quella volta il mio amico fosse stato solo, intestardendosi a volersi librare del tutto e a tagliare la lenza per portarla fuori, non so ... mai esagerare, appena liberi il minimo per poter andare via da lì ... andiamocene ! Anche a costo di non poter andare avanti col tuffo perchè non liberi completamente o a costo di perdere attrezzatura, meglio perdere una bombola o altro in acqua che la pellaccia :whistle: .

Questo piccolo vademecum è frutto del manettapensieroesperienzapersonale, oltre che dei concetti base antichi, è tutto.
ihhihihihih sapevo che avresti gradito :lol:
è un peccato che nn riesca più a scaricarli… ma ormai è due anni che sono messo così :pinch:
Grazie Andrea per lo scritto sull' impiglio I punti che citi sono sacrosanti. Condivido sul non tirare, non girarsi, ma se si è soli e non si capisce dove si rimasti incastrati…. da qualche parte bisogna iniziare.
Il buddy qui è la salvezza .
Hermes nei corsi cave si da qualche spunto ulteriore?
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Trimix dive: Piroscafo Nina 97/115mt- Il ritorno 31/08/2020 09:30 #11

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manetta ha scritto:
A quelle quote per l'Ossigeno fare il farmacista " è d'obbligo", perchè se un punto o due in più o in meno per l'Elio o l'Azoto sostanzialmente non cambiano nulla, per l'Ossigeno invece potrebbe anche essere un problema visto che a -112 metri ( quota massima raggiunta, senza contare la profondità media del tuffo sul fondo e la difficoltà dello stesso ) una FPO2 del 10% porta ad una PpO2 di 1.22, mentre una FPO2 del 12% porta invece ad una PpO2 di 1.46 ... è vero che in CA ci si resta pochi minuti e poi si inizia a risalire, ma a quelle quote se si riesce a non andare oltre una PpO2 del 1.2/1.3 è meglio, poi che uno si faccia andare bene quelllo che ha è un'altro discorso ... ;) .

Per i 25 non pensare di essere stato il primo a fare 2 conti :P :lol: :lol: :lol: e di sicuro è meglio se si consuma poco là sotto, ma questo anche se non si fanno i 25@100, in caso contrario ... o si esce prima, o ci si porta appresso una cisterna a traino ... o si passa al REB :lol: :lol: :lol:

esatto questo è un tufto da 10/65 o 10/70

a 112/115 c'è elica e timone
il resto del tuffo lo puoi considerare a 100mt quindi ppo2 1,3 .

25@100 tassativa bibo a 250bar , poi ci sono relitto come San Marco, U455, Viminale che cmq attaccano intorno ai 90mt e quindi ti permettono di fare anche il minuto in più oltre i 20' restando sempre sul relitto.

Il Nina - uJ2208 non è così sei a 100 fissi.
e ovviamente le 4 stage che per tuffi oltre i 15' porto sempre
18/45 35/30 50/15 oxy
Più che la performance , sarei interessato ad osservare ulteriormente i reltti o la secca in questione,
Tipo u455 secondo me 20' sono più che sufficienti..
Ultima modifica: 31/08/2020 09:32 da Paolino79.
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Trimix dive: Piroscafo Nina 97/115mt- Il ritorno 31/08/2020 09:42 #12

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Ciao, Manetta nell'ultimo post quando ho scritto farmacista lo prendevo in giro, certo che 2% di ossigeno rimescola un po' le carte, di certo Paolino avrà fatto le sue valutazioni e ritenuto la miscela adeguata al tuffo considerando tante variabili che posso solo ipotizzare (scooter ecc).... Nel primo mio post farmacista l'ho tirato fuori perché anche avendo in booster da 230/240 bar 10/65 non sarebbe uscita, sarebbe stata 10.5/10.8, ma poi entrano in ballo altri fattori, precisione dello strumento, quanto apri la bombola durante l'analisi, precisa precisa teoricamente non sarebbe venuta comunque, da qui il termine farmacista. L'unica soluzione sarebbe stata svuotare un pochino e sistemarla......quando mi è capitato a me, con un errore più marcato, ho travasato dentro una bombola vuota, un 5 litri acciaio che poi abbiamo usato per fare le basi di partenza per dei bombolini reb.


Per il discorso impiglio, nei corsi cave se ne parla, nello specifico nei corsi di speleologia subacquea di stampo italiano/europea se ne parla tanto dato che sono strutturati sulla base dell'indipendenza assoluta sia per l'attrezzatura sia per tutto il resto. Io ho fatto un corso diciamo di stampo americano, comunque l'impiglio da noi trattato nel cave 1 è quello che potrebbe avvenire sulla mail line, cosa pericolosissima perché se strappi perdi anche la via di casa.... Il nostro indirizzo è in caso di impiglio nella rubinetteria o difficoltà aiuto del compagno .... In solitaria invece congiungere la mail line con lo spool così da non oerderla e poi tagliare....una volta tagliata puoi girarti e muoverti. Problema in alcune grotte è l'utilizzo in passato del cavetto invece della sagola....per quello è rimasto il retaggio delle cesoie. Ci sono bei paesaggi sul libro l'immersione estrema e anche su quello di Casati, proprio indirizzati all'immersione solitaria in ambiente esplorativo....io faccio la passeggiata in pantofole in corridoio al confronto
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