Ciao a tutti.
Un po' per lavoro un po' perchè secondo me rendono bene l'idea, mipiacciono le statistiche.
Qualche edizione (fa) del DAN, riportava qualche numero circa la pratica sub e gli incidenti... il numero di incidenti era simile a quello del bowling: 0.0033%
Un numero accettabilissimo. Si, se fosse 0% saremmo più contenti, ma dato che sappiamo che l'ambiente in cui pratichiamo non è il nostro, accettiamo ben volentieri un tasso di incidenti decisamente inferiore all'unití .Riporto sotto l'alrticolo ed infine qualche considerazione...
<i>Cari Iscritti DAN,
in questo numero pubblichiamo articoli importanti sulla fitness cardiovascolare, l'etí e gli incidenti subacquei. Riteniamo importante pubblicare i dati sugli incidenti, perché, cosí¬, il DAN adempie ad una parte importante dei suoi compiti istituzionali: la corretta informazione.
Altro ed interessante argomento è che il popolo subacqueo invecchia, come la popolazione generale.
L'etí media fra gli iscritti DAN è di 36.11 anni per i maschi e di 33.39 anni per le femmine. Il numero medio di immersioni è elevato: 39.1 all'anno.
La proporzione delle femmine è in crescita: la media è il 30.16 %, ma è interessante notare che questi numeri cambiano con l'esperienza delle subacquee. Le sub con esperienza inferiore ad un anno sono il 47.86 del loro gruppo, quelle con esperienza fra 1 e 2 anni sono il 44.22% e quelle con esperienza fra 2 e 5 anni sono il 40.11%.
Quando si sale negli anni di esperienza le percentuali cambiano: 30% di donna fra 5 e 10 anni di esperienza e solo 12.15% con esperienza oltre i 10 anni.
Questo sembra indicare che l'immersione ha attirato le donne in modo significativo solo negli ultimi anni e giustifica la necessita di maggior attenzione ai loro problemi specifici.
L'immersione sembra essere una scelta di vita sportiva, più che il divertimento di una stagione. I sub con meno di 1 anno di esperienza sono meno del 10% della popolazione DAN, mentre quelli con più di 2 anni di immersioni sono lo 80.35% ed i più esperti, con più di 5 anni di immersioni, sono il 47.08%.
La moderna immersione ricreativa attira una popolazione adulta, presenta una quantití costante - anche se non cospicua, di nuovi adepti, che sono sempre più significativamente di sesso femminile e che tendono a restare attivi negli anni successivi al primo.
La percentuale di incidenti è limitata, con un rischio di 1 caso di PDD ogni 30.678 immersioni, il che rende l'immersione ricreativa un'attivití decisamente sicura, anche considerando che la natura stessa della PDD sta cambiando e che le sue manifestazioni sono generalmente meno clinicamente gravi che nel passato e la percentuale di guarigione senza esiti invalidanti, se il trattamento è immediato e corretto, è superiore al 97%.
Considerate questi dati con attenzione. I regolari rapporti sugli incidenti pubblicati dal DAN non devono essere intesi come elementi per impaurire i subacquei ed allontanarli dal loro sport preferito. Al contrario, i dati DAN dimostrano chiaramente come l'incidente subacqueo sia raro ed il rischio specifico sia del tutto accettabile ed inferiore a quello di altre comuni attivití sportive.
Il fattore chiave dei rapporti sugli incidenti subacquei del DAN è quello di FORNIRE CORRETTA INFORMAZIONE AI SUBACQUEI.
Immergersi è un'attivití affascinante, che deve essere svolta in un ambiente straordinario, che richiede il rispetto di regole precise, adeguate capacití e la consapevolezza dei rischi potenziali connessi. L'ambiente subacqueo - in quanto tale - è, altrimenti e molto semplicemente, non compatibile con la sopravvivenza umana.
La grande maggioranza degli incidenti analizzati dal DAN sono causati da errore umano. Questo può essere evitato attraverso l'addestramento, l'informazione ed un'adeguata consapevolezza.
Essere subacquei attenti e consapevoli ripaga assai bene in termini di sicurezza e per rendere l'immersione ancora più affascinante e gradevole. Questa è la missione del DAN ed è per questo che il DAN esiste!
Alessandro Marroni, M.D. </i>
Adesso:
-mi spiace per Marroni (ma più per chi ha avuto qualche problema), ma questa manifestazione ha un tasso di incidenti ca del 3% (è vero non alza la media mondiale MA FA RIFLETTERE)
-è possibile che qualcuno ha colto l'occasione della manifestazione per...spingersi un po' più in lí ?
-ho trovato altri numeri, riferiti ad un anno in particolare (perdanatemi ma nn ricordo quale ! ):
distribuzione delle chiamate al DAN (EU)
35% italiani,
25% tedeschi,
10% inglesi,
10% del Benelux,
5% spagnoli,
5% svizzeri,
1% francesi,
1% polacchi,
1% cechi,
8% altri.
Abbiamo la pole!!!
-come ultimi dati, riporto che il tasso di problematiche è decisamente più alto nei "cosiddetti esperti" che nei principianti e (ATTENZIONE) negli istruttori/guide (l'ordine di grandezza è ca il triplo!)
Sicuramente sono andato fuori trd, ma volevo solamente riportare alcuni dati, cosí¬ da poter basare la nostra amichevole discussione su numeri concreti.
PS: rimane il fatto che è meglio far subacquea che parlare di subacquea....
PPS: se sono caduto nel polemico fatemelo notare, deve essere il lavoro...MA A BREVE ME NE ANDRO' AL CALDO!!!!!!!!!!!!!!!
Un abbraccio, buon lavoro e buona giornata a tutti quanti!
Ciao
roche