Eppure qualcosa c'è ... ne sono, ormai, sicuro.
Avevo iniziato a subodorare qualcosa la prima volta che passai da lì, tempo fa. Era inverno e la cosa era molto meno evidente che in altre stagioni, ma il mio sesto senso era stato allertato. La differenza era minima, di densità e temperatura, ma i miei sensi animali l'avevano captata.
Successivamente ebbi modo di ripassarci in altre stagioni e la cosa era più evidente, adesso poi è quasi sicura, con la stagione calda e la temperatura dei primi metri non può essere altro che ... lo sbocco di un fiume sotterraneo !
Un fiume che sfocia direttamente nel lago, ma non in superficie, bensì ad una quota di circa -60 mt.
Ovviamente non divulgherò a cuor leggero né di quale lago trattasi, né come arrivarci,

non vorrei avere sulla coscienza qualche novello "
speleocasatinauta de noantri" improvvisatosi tale dall'inizio del post, alla fine dello stesso ... .
Posso solo rivelare le caratteristiche finora rilevate dal sottoscritto.
Inizia tutto con una spaccatura nella roccia, come ce ne sono tante nei ns. laghi, già da 8-10 metri di profondità la si può apprezzare e si intuisce possa continuare anche oltre ... , per raggiungere il punto d'inizio o si scarpina per qualche metro di riva scoscesa o si nuota sott'acqua seguendo la riva, per un 15' circa, dal primo punto agevole d'entrata.
La spaccatura continua a mo' di "canyon" fino a circa -65/67 mt e già "sorvolandola" si sente netta la differenza di temperatura dell'acqua al suo "interno", rispetto a quella circostante, in questi giorni ci sono 10/15° di delta.
E' presente, sempre all'interno delle pareti della spacca, anche una discreta, a tratti notevole, corrente direzionale. Le pareti nel punto di massima apertura distano tra loro circa 4 metri. Fino a ieri ci ero sempre passato in aria e non avevo volutamente approfondito la "penetrazione" nella spacca, se non per pochi metri, vista la forte corrente e la scarsa visibilità del periodo ( non vorrei mai trovarmi nella cacca lì sotto ... un passo alla volta ...

).
Un paio di settimane addietro la corrente fredda era talmente forte che mi ha spostato di parecchi metri di lato e di un paio in alto, mentre ci passavo davanti a -62mt distante dalla parete di qualche metro, nel tentativo di "vederne l'insieme" ( stranamente, visto che l'acqua fredda è più densa e dovrebbe andare sotto quella più calda... evidentemente la portata d'acqua è notevole, tanto da generare quel popo' di corrente). " Purtroppo" in quella occasione non ero solo ... era presente altro sub in reb, che si era aggregato all'ultimo momento, e che è rimasto colpito dal "fenomeno": " .
... una botta di freddo improvvisa ed una corrente ascensionale fortissima ! " Spero solo non divulghi ... quello che poi gli ho rivelato una volta a secco nel "debriefing" . Eravamo entrambi belli "pesanti", con 3 stage al fianco, eppure ... .
Ieri ci sono andato di proposito in Tx , 13/45, per vedere com'era più sotto. Dopo la consueta pinneggiata , in aria, sono sceso sul bordo della spaccatura fino ad un massimo di -73mt e ho cercato "segni" più sotto, niente ! A circa -66/68mt la spacca spiana nel fangone che continua almeno fino a -73mt, bisognerebbe andare a vedere oltre. La liscia parete a fianco della spaccatura continua invece ben oltre la quota a cui sono arrivato ieri. Bisognerebbe andare oltre, in profondità, per vedere se il fangone è il risultato del deposito dei sedimenti locali o il tutto finisce più in alto, alla quota di -62mt, circa, dove abbiamo preso la botta di freddo e di corrente.
Adesso non dico che ci sia un qualcosa di "esplorabile", tipo una grotta sotterranea agibile e/o penetrabile, ma di sicuro qualcosa c'è ... .
Forse in autunno, quando la visibilità migliorerà, ci si potrebbe tornare con un 16/40 per approfondire l'interno della spaccatura in cerca del punto d'uscita, se esiste, sperando non sia troppo violento.
Si vedrà.